più screening ma anche scoperte sullo stato dell’HIV nel 2023

più screening ma anche scoperte sullo stato dell’HIV nel 2023
più screening ma anche scoperte sullo stato dell’HIV nel 2023
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Nel 2023, quasi 5.500 persone hanno scoperto di essere sieropositive in Francia, segnando un nuovo aumento delle diagnosi correlate all’HIV, secondo i dati pubblicati da Public Health France. Questo aumento coincide con un’intensificazione degli sforzi di screening, in particolare attraverso iniziative come il dispositivo HIVTest, che consente lo screening gratuito senza prescrizione medica.

Un’intensificazione degli screening nel 2023

Con 7,5 milioni di sieroologie HIV effettuate nel 2023, la sanità pubblica francese osserva una notevole accelerazione nell’attività di screening. L’accelerazione del sistema HIVTest, lanciato nel 2022, ha svolto un ruolo importante in questo aumento, facilitando l’accesso allo screening per coloro che dispongono di un’assicurazione sociale. Questa iniziativa consente di individuare precocemente il virus e di agire rapidamente per ridurre il rischio di trasmissione.

Tuttavia, nonostante questi sforzi, nel 2023 sono state infettate dall’HIV circa 3.650 persone, il che corrisponde a un tasso di incidenza del 5,3 ogni 100.000 abitanti. Ciò evidenzia la necessità di rafforzare ulteriormente le azioni di prevenzione.

Popolazioni particolarmente colpite

L’aumento delle scoperte sull’HIV nel 2023 colpisce soprattutto alcune categorie della popolazione. Sono più colpite le persone nate all’estero, in particolare le donne contagiate durante rapporti eterosessuali e gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). Public Health France sottolinea quindi l’importanza di garantire l’accesso alle cure a questi gruppi vulnerabili e di intensificare le campagne di prevenzione contro di loro.

Un’evoluzione contrastante dal 2012

Se guardiamo al periodo 2012-2023, il numero di scoperte di HIV è diminuito del 10%. Questa tendenza a lungo termine è più marcata tra gli uomini omosessuali nati in Francia. Ciò si spiega con lo screening più frequente in questa popolazione, che consente un inizio più rapido del trattamento antiretrovirale, riducendo così la trasmissione dell’HIV. A questo calo ha contribuito anche l’uso della profilassi pre-esposizione (PrEP).

Tuttavia, le diagnosi tardive rimangono una preoccupazione, rappresentando il 43% delle scoperte nel 2023. Questi ritardi nel rilevamento si traducono in una perdita di opportunità per le persone infette, aumentando i rischi di trasmissione prima che venga avviato un trattamento efficace.

L’epidemia di HIV resta caratterizzata da significative disparità regionali. La situazione è particolarmente preoccupante in Guyana, dove il tasso di infezione resta molto elevato, così come a Mayotte, nelle Antille e nell’Île-de-France. Queste regioni stanno concentrando gli sforzi di prevenzione e cura per cercare di invertire questa tendenza.

Un aumento delle infezioni batteriche a trasmissione sessuale (IST)

Allo stesso tempo, nel 2023 è aumentato anche il numero di persone con diagnosi di infezioni batteriche a trasmissione sessuale (IST) come Chlamydia trachomatis (55.500 casi), gonorrea (23.000 casi) e sifilide (5.800 casi). Questa tendenza continua in continuità con i recenti anni.

Questo aumento delle diagnosi di IST può essere spiegato da una maggiore circolazione di queste infezioni, ma anche dal miglioramento dei sistemi di screening. Da settembre 2023 è possibile effettuare un test di laboratorio senza prescrizione, una misura che dovrebbe consentire di individuare più casi in futuro.

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