L’HFR taglia posti di lavoro per risparmiare milioni

L’HFR taglia posti di lavoro per risparmiare milioni
L’HFR taglia posti di lavoro per risparmiare milioni
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È un piccolo terremoto per la salute dei friburghesi. Giovedì, il consiglio di amministrazione dell’HFR ha annunciato di aver chiesto al suo management di proporre misure per consolidare le sue finanze. Così, mentre nel voto i cittadini avevano ampiamente sostenuto il rafforzamento dell’assistenza infermieristica, si sta verificando l’esatto contrario. Dopo che il Consiglio di Stato, qualche settimana fa, ha dichiarato che non era possibile aumentare gli stipendi, ora ci viene detto che ci saranno tagli ai posti di lavoro.

Non è stato precisato il numero dei posti di lavoro che verranno tagliati, ma l’intenzione dell’HFR è di ridurre i suoi costi di 15 milioni a partire dal 2025. Poi, entro il 2027-2028, l’obiettivo è arrivare a 60 milioni, continuando i tagli e miglioramento dei ricavi. Se la riduzione delle buste paga non sarà l’unica leva che l’HFR intende utilizzare, sarà comunque quella principale poiché da sola rappresenta circa il 70% dei costi. Inoltre, oltre alla riduzione dei posti di lavoro, l’HFR prevede di “ottimizzare” il numero di letti e di “ridefinire la composizione delle équipe mediche”.

Si prega di notare che non ci saranno licenziamenti in senso stretto. L’HFR conta su partenze “naturali”. E in questo contesto ha anche annunciato che nel 2025 il reparto di medicina interna dell’ospedale Meyriez-Morat verrà trasferito a Tafers. I dipendenti che non si dimetteranno dovranno quindi attraversare parte del cantone per raggiungere la nuova sede di lavoro .

In seguito a questi annunci, l’Unione dei Servizi Pubblici (SSP) ha espresso la sua indignazione. “La maggior parte dei servizi funziona già a ritmo sostenuto e il personale è spesso sull’orlo dell’esaurimento. Mentre dovrebbero essere stanziate risorse aggiuntive per migliorare le condizioni di lavoro e i salari, le autorità cantonali intendono stringere ulteriormente la cinghia. È irresponsabile!” La SSP ricorda inoltre che prima del voto sull’iniziativa “H24”, lo scorso giugno, il Consiglio di Stato aveva negato l’esistenza di un piano di risparmio. Nelle sue condizioni chiede la mobilitazione. Sono previsti scambi con altri sindacati, “per discutere una risposta coordinata”.

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