Lunedì 7 ottobre 2024, in una dichiarazione resa pubblica in vista della Giornata internazionale dell’alimentazione, il Direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha chiesto la realizzazione del “diritto all’alimentazione” il cui scopo è quello di garantire “cibo sano, nutriente e conveniente”.
Per Qu Dongyu “è giunto il momento di realizzare il diritto al cibo, che mira a garantire cibo sano, nutriente e a prezzi accessibili”.
La commemorazione della Giornata internazionale dell’alimentazione 2024 è prevista per il 16 ottobre 2024 e sarà incentrata sul tema: “Il diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura sta lavorando “per rendere questo diritto una realtà, nonostante una serie di sfide”, ha affermato nella sua dichiarazione.
Secondo Dongyu, il diritto al cibo “non fornisce, di per sé, una soluzione diretta ai problemi della fame e della diversità alimentare”, d’altro canto, “ci aiuta a definire le nostre aspirazioni collettive verso un modello di mondo giusto ed equo in cui vogliamo vivere”.
Il diritto al cibo crea anche “obblighi concreti che i governi e i principali partner devono adempiere per incoraggiarci a svolgere il nostro ruolo”, ha affermato.
“Nelle zone di conflitto, l’accesso al cibo è ostacolato, causando malnutrizione e fame. In questi e altri punti caldi della fame, la FAO sta lavorando per ricostruire le infrastrutture agricole per garantire la disponibilità e l’accessibilità del cibo per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine, utilizzando tutti gli strumenti e i canali possibili”, ha affermato Qu Dongyu.
Il capo della Fao aggiunge che “dobbiamo sottolineare questa diversità, così come la disponibilità, l’accessibilità e l’accessibilità economica dei prodotti alimentari per tutti”.
Secondo lui, “quasi un terzo della popolazione mondiale non consuma i nutrienti e i micronutrienti di cui ha bisogno per prosperare e, in alcuni casi, sopravvivere”.
Insiste anche per “migliorare urgentemente” la qualità della vita di “quasi la metà degli abitanti del pianeta”.
Dongyu ha aggiunto che “per il bene comune, nei nostri campi, nelle nostre reti da pesca, nei nostri mercati e sulle nostre tavole dovrebbe essere presente una maggiore diversità di alimenti nutrienti e a prezzi accessibili”.
Ritiene che “la sfida non sia solo soddisfare i bisogni nutrizionali della popolazione, ma anche garantire” l’efficienza, l’inclusività, la resilienza e la sostenibilità dei nostri sistemi agroalimentari.
A suo avviso l’obiettivo è “rispettare le culture alimentari tradizionali e un’alimentazione sana basata sulla scienza, senza deviare dalle preferenze personali”.
Il Direttore Generale della FAO chiede un’azione collettiva per cambiare la situazione. “Con la collaborazione di tutti i settori e i partner a livello globale, siano essi governi, settore privato, mondo accademico, società civile o individui, l’azione collettiva può essere la forza trainante di profondi cambiamenti”.
Moctar FICOU / VivAfrik