Clima imprenditoriale: la Banca Mondiale evidenzia i punti di forza del Marocco

Clima imprenditoriale: la Banca Mondiale evidenzia i punti di forza del Marocco
Clima imprenditoriale: la Banca Mondiale evidenzia i punti di forza del Marocco
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Venerdì 4 ottobre 2024 alle 16:51

Washington – La Banca Mondiale ha evidenziato i punti di forza del contesto imprenditoriale in Marocco.

Nella sua nuova pubblicazione “Business Ready”, l’istituto finanziario internazionale classifica il Regno tra le otto economie globali presenti in un gruppo di voti superiori per tutti i settori esaminati.

Il rapporto, che valuta il clima imprenditoriale in 50 economie, fornisce un vasto set di dati – 1.200 indicatori per ciascuna economia – per identificare aree di miglioramento e incoraggiare le riforme.

Tre principali settori valutati determinano il clima imprenditoriale per gli investitori privati, vale a dire il quadro normativo, il servizio pubblico e l’efficienza operativa, indica la stessa fonte.

Nella prima categoria, Quadro normativo, “il punteggio medio del terzo quintile (gruppo di paesi) è di 66,65 punti, con il Marocco che ottiene il punteggio più alto di 68,92 punti”, indica il rapporto.

Nella seconda categoria, il servizio pubblico, il Marocco registra un punteggio di 58,66 e 59,66 nella categoria efficienza operativa, rimanendo così tra le migliori economie nel favorire un clima imprenditoriale favorevole agli investimenti privati.

Il rapporto, che succede a Doing Business interrotto nel 2021, raccoglie e analizza i dati relativi a queste 50 economie, divisi in cinque gruppi, dal più performante al più basso, in base ai loro punteggi all’interno di ciascuna categoria.

Gli autori del rapporto sottolineano che questo sistema di classificazione consente ai policy maker di identificare facilmente i punti di forza e le lacune da migliorare.

“Poiché i dati demografici, il debito e i conflitti pesano sulla crescita economica, è possibile ottenere progressi solo sfruttando tutta l’ingegnosità delle imprese private”, afferma Indermit Gill, capo economista e vicepresidente senior del World Bank Development Economics Group.

Secondo la Banca Mondiale, il settore privato genera circa il 90% dei posti di lavoro globali, il 75% degli investimenti, oltre il 70% della produzione e oltre l’80% delle entrate pubbliche nelle economie in via di sviluppo.

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