Indagine dopo la consegna di 6.000 pezzi difettosi da parte di un’azienda italiana alla Boeing

Indagine dopo la consegna di 6.000 pezzi difettosi da parte di un’azienda italiana alla Boeing
Indagine dopo la consegna di 6.000 pezzi difettosi da parte di un’azienda italiana alla Boeing
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Nuovo episodio nella striscia nera per Boeing, dopo diversi casi di porte sfondate in volo e ruote scoppiate. La Procura della Repubblica di Brindisi, nel Sud Italia, ha appena concluso un’indagine sulle parti non conformi consegnate a Leonardo-Aerostrutture, una società che costruisce parte della fusoliera dell’aereo Boeing 787 Dreamliner, hanno scritto sabato i media italiani.

Contattata dall’AFP, la Procura di Brindisi non ha risposto. Secondo i media italiani, sette persone e due società subappaltatrici di Leonardo-Aerostrutture sarebbero nel mirino di questa indagine relativa a parti di alcune sezioni della fusoliera dell’aereo “realizzate in titanio puro invece della lega di titanio prevista”.

“Rischi per la sicurezza del dispositivo”

Anche le leghe di alluminio utilizzate non sarebbero conformi alle specifiche, secondo la stessa fonte, “con conseguente notevole risparmio sull’acquisto delle materie prime” da parte delle due aziende, scrive l’agenzia AGI. L’utilizzo di queste parti ha comportato la costruzione di parti della fusoliera “con caratteristiche di resistenza statica e di resistenza alle sollecitazioni notevolmente inferiori, con conseguenze sulla sicurezza del trasporto”, secondo il sito della Corriere della Sera.

Queste “parti non conformi potrebbero, a lungo termine, creare rischi per la sicurezza dell’aereo, costringendo la compagnia americana a lanciare una campagna di movimentazione straordinaria contro gli aerei interessati”, si legge nel sito. La Repubblica.

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