Contattata dall’AFP, la Procura di Brindisi non ha risposto.
Secondo quanto riportato dai media, sette persone e due società subappaltatrici di Leonardo-Aerostrutture sarebbero nel mirino dell’inchiesta relativa a parti di alcune sezioni della fusoliera dell’aereo “realizzate in titanio puro anziché nella prevista lega di titanio”.
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Anche le leghe di alluminio utilizzate non sarebbero conformi alle specifiche, secondo la stessa fonte, “con conseguente notevole risparmio sull’acquisto delle materie prime” da parte delle due aziende, scrive l’agenzia AGI.
L’utilizzo di queste parti ha comportato la costruzione di parti della fusoliera “con caratteristiche statiche e di resistenza alle sollecitazioni notevolmente inferiori, con conseguenze sulla sicurezza del trasporto”, secondo il sito del Corriere della Sera.
Queste “parti non conformi potrebbero creare, a lungo termine, rischi per la sicurezza dell’aereo, costringendo l’azienda americana (Boeing, ndr) a lanciare una campagna di movimentazione straordinaria contro gli aerei interessati”, si legge nel sito La Repubblica. .
