Il rapper P.Diddy accusato di violenza sessuale da 120 nuove vittime, compresi minorenni: la più giovane aveva 9 anni

Il rapper P.Diddy accusato di violenza sessuale da 120 nuove vittime, compresi minorenni: la più giovane aveva 9 anni
Il rapper P.Diddy accusato di violenza sessuale da 120 nuove vittime, compresi minorenni: la più giovane aveva 9 anni
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Nuove rivelazioni minano ulteriormente l’artista Sean “Diddy” Combs, 54 anni, attualmente in custodia cautelare a New York in attesa del processo.

La valanga non finisce mai: già incriminato e incarcerato per traffico a scopo di sfruttamento sessuale, il rapper P. Diddy è ora accusato di violenza sessuale da parte di 120 nuove vittime, tra cui diversi minorenni, hanno annunciato martedì gli avvocati americani.

“Il muro del silenzio è stato rotto e le vittime si fanno avanti”, ha spiegato l’avvocato Tony Buzbee, dicendo che rappresenta 120 nuove vittime, tra cui 25 minorenni all’epoca dei fatti, che intendono denunciare il rapper in tribunale civile.

Dopo l’arresto di Sean Combs a New York a metà settembre, il suo ufficio ha istituito una linea telefonica di emergenza. I risultati sono sconcertanti: hanno chiamato “più di 3.285 persone” dicendosi vittime o testimoni di un’aggressione da parte dell’ex magnate dell’hip hop.

Se sono state identificate 120 vittime, le squadre coinvolte continuano a lavorare “su più di 100 altri casi” che potrebbero resistere alla giustizia, ha spiegato l’avvocato Andrew Van Arsdale.

Le rivelazioni sul rapper sono iniziate lo scorso anno con una denuncia della sua ex compagna, la cantante Cassie. Da allora si sono fatte avanti diverse presunte vittime, cosa che ha spinto la procura federale di Manhattan ad arrestare l’artista a metà settembre.

La giustizia lo accusa di aver usato il suo impero musicale per violentare o aggredire sessualmente le sue vittime. L’accusa lo descrive come un predatore sessualmente violento, che faceva uso di alcol e droghe per ottenere la sottomissione. Il suo arresto e la sua incarcerazione hanno innescato un’ondata di testimonianze, che hanno abbracciato gli ultimi tre decenni, hanno detto gli avvocati in una conferenza stampa a Houston, in Texas. “Direi che nel 90% dei casi questi individui sono stati drogati” prima di essere aggrediti, ha spiegato Buzbee.

Alle feste organizzate dal rapper e produttore, conosciuto anche con i soprannomi Puff Daddy, P. Diddy o Diddy, “quando ti veniva offerto da bere (e…) se ti rifiutavi di berlo, ti mettevano alla porta”, ha spiegato, raccontando la testimonianza di una presunta vittima.

Alcune vittime, minorenni all’epoca dei fatti, erano talvolta molto giovani, secondo l’avvocato, che ha preso come esempio il caso di un ragazzo di nove anni quando fece un provino per l’etichetta di P. Diddy, la Bad Boy Records.

Sean Combs si è affermato come una figura dell’hip-hop della East Coast, al microfono o in produzione. Ha accumulato nel corso dei decenni un’immensa ricchezza, anche grazie alla sua attività nel settore degli alcolici.

P.Diddy

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