Artista solare, positivo, generoso e focoso, il nostro ospite della settimana ha appena pubblicato un nuovo album. Lara Fabian è ospite di Déborah Grunwald.
Lara Fabian, cantautrice e interprete del 25 milioni di album venduti nel mondo, ritorna con un nuovo album intitolato io sono qui dove parla di molti argomenti come la genitorialità, la speranza o l'amore.
Ne parla ancheipersensibilità e il nostro rapporto con gli altri: “Credo che ci siano persone che evitano l’ipersensibilità perché sono assolutamente incapaci di affrontare ciò che farebbe loro essere ipersensibili. Scelgono di 'sgusciarsi' e di abbandonare quella che originariamente era la loro vera natura. Tutti nasciamo ipersensibili. Alla nascita, tutti siamo fatti per dare un contributo agli altri ma questo lo dimentichiamo dal momento in cui, essendo stati ipersensibili, in giovane età, veniamo affrontati, lacerati, mutilati. E lì diciamo a noi stessi che dimentichiamo questa ipersensibilità. E quando incontriamo qualcuno che è ipersensibile e ci rispecchia questo, ci attacca e ci ricorda fino a che punto, quando tocchiamo questa zona di vulnerabilità, possiamo assaporare la vita e sii aperto agli altri”.
Un'ipersensibilità contro la quale costerà quindi a Lara Fabian anni di lotta critica alla sua voce. Tra i critici, un famoso spettacolo di marionette non ha esitato a sottolineare il suo rifiuto della voce potente del belga-canadese: “Questo è uno degli impatti più violenti della mia vitadovrò lavorare molto sul mio cuore, sul mio corpo, per riuscire a superare questa violenza. È ingiusto essere distrutti per ciò che ci costituisce. Ma dire che è così un urlo, un vomito, è inascoltabile e soprattutto spargere la voce con tale costanza che la gente finiva per crederci, ecco la cosa difficile. […] Non permetterò mai più a nessuno di parlarmi così o permetterci di ridefinire la situazione in questo modo”.
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