Johann Zarco e gli altri…

-

Dopo il test privato di Cartagena e i festeggiamenti di fine anno, alcuni piloti tra cui Johann Zarco hanno avuto il piacere di tornare in sella a Jerez de la Frontera approfittando dei VIP track day organizzati da CBO.

Erano quattro i giorni in programma sul circuito andaluso e molti piloti hanno risposto all’appello, approfittando delle 5 sessioni da 20 minuti giornaliere, sperando di beneficiare del clima tipicamente andaluso. Purtroppo questo è stato solo i primi due giorni, la pioggia ha disturbato il 3° giorno, la nebbia il 4°.

Ma tutti sono stati in grado di lasciare il segno, anche se Giovanni Zarco che li riprende sempre quasi subito, gli assenti di Cartagena che sono Corentin Perolari
et Ugo dei Cancellieri (Ducati V2), Alan Techer (Honda 1000), il GMT94 che non solo si è allineato
Luca Mahias ma anche Michele Rinaldi per il suo primo giro sulla R9,
Valentino Debise (Ducati V2), Loïc Arbel (MV Agusta), Martin Renaudin (Honda
1000), Emily Bondi e qualche altro nome che gli appassionati già conoscono.

Moto eterogenee ma osservazione unanime: nessun pilota della MotoGP vuole, anche su una moto di serie e contro altri piloti professionisti, Giovanni Zarco essere il più veloce!
Dal sito dei risultati manca la seconda giornata e, anche se di poco, è un peccato perché è lì che sono stati ottenuti i migliori tempi. In ogni caso, il pilota LCR è in testa alla classifica, su una delle sue due Honda CBR 1000, con il miglior tempo fatto segnare in 1’41.748, ovvero a 4 secondi e mezzo dal suo 1’37.277 durante le prove di il Gran Premio di Spagna.

Anche su una delle due Honda del due volte campione del mondo francese, Corentin Perolari si è rivelato un degno secondo classificato, a mezzo secondo. Questo deficit di mezzo secondo,
Giovanni Zarco lo ha spiegato sabato sera in un MotoGPaddict Quiz:
“un talento!” Riesce ad andare abbastanza velocemente, ma poi può ristagnare. E ora è consapevole di avere questa capacità, ma è stagnante. E così, senti che ha voglia di cercare, ma poiché è una persona che a volte può stressarsi o essere troppo nervosa, dovrai aiutarlo a trovare le parole giuste per cambiare strada. Perché lì non posso dirgli “frena dopo, accelera prima”. Lui è oltre quel livello. Ora si tratta più di un modo di affrontare una curva, o di un modo di lasciare andare il proprio corpo nel mezzo della curva. Queste sono cose che sono dentro di te e quindi quasi ancora più difficili da cambiare. Ma è ciò che può fare la differenza in quest’ultimo secondo che diventerà molto importante. In termini di ciò che farà, il campionato mondiale di endurance, quello che può fare è sufficiente. Ma se guadagna un secondo di margine, può arricciare i baffi nella categoria resistenza. E di conseguenza, in una gara di 8 o 24 ore, può gestirla molto meglio e dare alla sua squadra l’opportunità di vincere. »

Giovanni Zarco nel suo atavico ruolo di professore…

Per quanto riguarda il GMT94, che funzionava senza transponder, l’obiettivo di
Luca Mahias doveva continuare a lavorare con la sua squadra sulla messa a punto della moto dopo un breve test a Cremona lo scorso novembre. Per Michele Rinaldiera la prima volta che giocava con la squadra francese e la Yamaha R9. Il numero 21 si è subito integrato nel suo nuovo team e, sessione dopo sessione, ha preso il controllo della sua nuova moto, dimostrandosi però per il momento molto più lento del compagno di squadra francese, quest’ultimo siglando il miglior tempo della categoria. I GMT94 Yamaha si ritroveranno ora il 27 e 28 gennaio sul Circuito di Portimao (Portogallo) per continuare la preparazione in vista della stagione 2025 del Campionato Mondiale Supersport.

Luca Mahias : “Sono contento dei tempi ottenuti con la Yamaha R9. Anche se non ho fatto tutti i giri che avrei voluto fare, mi sto divertendo molto in sella a questa moto. Ringrazio GMT94 per aver potuto programmare i test all’inizio di gennaio, che ci permetteranno di apportare le migliorie necessarie per essere pronti per la prima gara in Australia. »

Michael Ruben Rinaldi : “Sono soddisfatto della prima impressione con la nuova R9, ma soprattutto del primo test con il nuovo team. Mi sono trovato subito molto bene con tutti al GMT94, dai meccanici al team leader all’elettronica, ma anche con Christophe. Mi sono subito sentito molto ben accolto e ci siamo avvicinati a questo test con molta calma, per provare a scoprire questa moto e anche se negli ultimi due giorni il tempo era piuttosto brutto e non siamo riusciti a guidare nelle condizioni migliori, abbiamo sempre fatto progressi giorno dopo giorno e questo significa molto. Ciò significa che il lavoro che facciamo con l’elettronica e le regolazioni sta andando nella giusta direzione. Naturalmente, dopo tanti anni in Superbike, sto cercando di migliorare e adattare il mio stile di guida alla R9, ma penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro e voglio ringraziare la squadra perché è stata incredibile. Quindi ora non vediamo l’ora del prossimo test a Portimao alla fine del mese, ma penso che siamo partiti bene e questa è la cosa più importante. »

Infine, se Valentino Debise concentrato sulle regolazioni della sua nuova Ducati V2, Martin Renaudin purtroppo ha subito un grosso highside, sempre sgradito, durante un recupero.

Credito fotografico GMT: Studio La Makina

Prova di Zarco Jerez
Prova di Zarco Jerez
Prova di Zarco Jerez
#Zarco

-

PREV Un laboratorio inclusivo di robotica e videogiochi in Val-d’Oise
NEXT Da Moselle, sport, è Moselle Sport!