A porte chiuse: Mokwena lancia un sasso nello stagno

A porte chiuse: Mokwena lancia un sasso nello stagno
A porte chiuse: Mokwena lancia un sasso nello stagno
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Questa è un’affermazione che sarà nei momenti salienti di Rulani Mokwenacome allenatore di Botola. Al termine della partita tra i Wydad au Hassaniail tecnico sudafricano ha, involontariamente, assunto il ruolo di portavoce di tifosi di ogni ceto sociale.

“È stata una partita difficile”, ha indicato il primo Mokwenalasciando intendere che avrebbe affrontato la parte tecnico-tattica della partita. “Ciò che ha reso tutto ancora più difficile è stato ilassenza dei tifosi. Il fatto che giochiamo davanti a tribune vuote mi preoccupa. La gente mi ha chiamato dalla Gran Bretagna dopo la prima partita contro MAper dirmi che c’erano circa 2,3 milioni di persone che guardavano”, ha detto della popolarità di Botola.

“Immagina un paese che è arrivato terzo nel JOsemifinalista del Coppa del Mondo e chi si qualifica regolarmente per le principali competizioni, chi ospiterà il POTEREche accoglierà il Coppa del Mondo…Immaginate l’immagine che inviamo a questi 2,3 milioni di persone che ci osservano in tutto il mondo.” Mokwena citare il bagno privato Luis Enrico : “Giocare negli stadi vuoti è come ballare con tua sorella”. “Senza tifosi il calcio perde qualcosa, quindi spero che le autorità risolvano questa situazione. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, perché giochiamo per loro e loro ci spingono”, ha insistito, chiudendo la parentesi, per spiegare che la sua squadra è migliorata nel secondo tempo. Memorabile.

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