a Marsiglia, la strana storia di un omicidio da parte di un sicario di 14 anni

a Marsiglia, la strana storia di un omicidio da parte di un sicario di 14 anni
a Marsiglia, la strana storia di un omicidio da parte di un sicario di 14 anni
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Un giovane minorenne è stato arrestato dopo aver sparato a un conducente di VTC a Marsiglia. Lo ha denunciato il mandante dell’assassinio, scontento del lavoro svolto dal sicario 14enne. Inoltre, la vittima non sembra essere il bersaglio della vendetta iniziale…

Venerdì 4 ottobre, un uomo sulla trentina è stato colpito più volte da colpi di arma da fuoco mentre guidava la sua auto, prima che questa si schiantasse contro una scuola, secondo quanto riferito Provenza. Ma la cosa più sorprendente è il profilo del sospettato, arrestato pochi minuti dopo l’omicidio: un adolescente di 14 anni.

L’obiettivo sbagliato?

Secondo le informazioni raccolte da BFMTV, il giovanissimo sicario, reclutato sui social network, è stato denunciato da… il mandante dell’omicidio. Dichiarando di far parte della famosa “mafia DZ”, un’organizzazione marsigliese dedita al traffico di droga, l’uomo sta attualmente scontando una pena detentiva nel centro penitenziario di Aix-Luynes. Avrebbe scelto di denunciarlo per insoddisfazione per il lavoro svolto dal giovane killer da lui ingaggiato. Ha così indicato alla polizia l’identità del giovane e il suo luogo dopo la sparatoria.

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Altra incongruenza del caso, se il mandante attribuisce all’indagato principalmente la colpa di non aver bruciato l’auto della vittima dopo il fatto, sembrerebbe che egli non si rendesse conto che la persona colpita non era il bersaglio da lui designato. L’autista del VTC di origine comoriana, già morto quando i vigili del fuoco di Marsiglia sono arrivati ​​sul posto, non era l’obiettivo originario del regolamento di conti disposto dal detenuto.

La vendetta doveva rispondere all’assassinio di un uomo nei quartieri nord di Marsiglia, nella notte tra martedì 2 e mercoledì 3 ottobre. Ma il ragazzo di 14 anni avrebbe sparato al pilota in seguito ad un litigio personale durante una gara. Il sospettato, che vive ad Avignone, è attualmente in custodia di polizia. Il suo profilo corrisponderebbe alle nuove abitudini della “mafia DZ”, che assumerebbe sempre più minorenni tramite Snapchat, soprattutto perché le loro condanne sono più brevi. Domani mattina il pubblico ministero di Marsiglia dovrà pronunciarsi sul caso.

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