In un momento in cui il Regno ha fatto la scelta strategica per garantirlo sovranità alimentareIL settori agricoliche normalmente dovrebbero costituire la base di tale sovranità, stanno subendo il peso del susseguirsi di anni di siccità e degli effetti legati al cambiamento climatico. Un’osservazione confermata dal dipartimento diAgricoltura. “Il Marocco si trova oggi ad affrontare importanti sfide socioeconomiche e ambientali, in particolare in termini di sovranità alimentare, con la necessità di rafforzare la produzione nazionale di prodotti agricoli essenziali, come cereali, zucchero, oli commestibiliIL fruttaIL verdureIL carni e latte. Il che implica un maggiore sviluppo dei settori dell produzione vegetale e animale garantire un approvvigionamento regolare al mercato e ridurre la dipendenza dalle importazioni”, spiega il Ministero in una dichiarazione esclusiva al quotidiano “Le Matin”.
Quindi, nell’ambito della declinazione degli assi del secondo fondamento della strategia Generazione Verde (2020-2030) relativi al continuo sviluppo dei settori produttivi, il Dipartimento dell’Agricoltura aveva concluso con le associazioni interprofessionali agricole, contratti di programma per lo sviluppo e l’ammodernamento dei principali settori produttivi. produzione agricolache copre 15 settori vegetali e 5 settori animali. Solo che questi quadri contrattuali, per quanto ambiziosi, si trovano ad affrontare una sfida importante: la siccità ricorrente. Secondo l’Agricoltura, la successione delle siccità negli ultimi sei anni campagne agricole ha avuto un impatto negativo sia sulle colture coltivate a Bour che sulle risorse idricheirrigazione. Ciò limita la produzione nelle aree irrigate.
Oltre alle fluttuazioni imprevedibili delle precipitazioni, i cambiamenti climatici vissuti dal Marocco, come da altri paesi, hanno portato ad un aumento delle ampiezze termiche che influenzano i cicli di sviluppo delle principali colture. Di fronte a queste sfide, il Ministero è costretto a reinventare i suoi meccanismi di intervento.
Colture resistenti allo stress idrico
Il suo nuovo piano di battaglia prevede quindi diverse nuove misure. Si tratta del riorientamento degli aiuti concessi dallo Stato nel quadro della Fondo per lo sviluppo agricolo (FDA) verso la sostituzione delle colture vulnerabili alla mancanza d’acqua con specie vegetali resistenti ai cambiamenti climatici. Un’altra misura, la riconversione delle colture sensibili alla mancanza d’acqua con colture più resistenti allo stress idrico comeolivierIL palma da datteril’albero di arganIL cactusl’mandorlaIL albero di fico e il carrubo. Accanto a questi meccanismi, il Dipartimento dell’Agricoltura sta lavorando allo sviluppo e all’utilizzo di varietà geneticamente migliorate per far fronte alla siccità e alla scarsità di risorse idriche, in particolare per cerealiIL legumi e il colture di semi oleosi.
Sostegno agli investimenti nelle tecniche di risparmio idrico
Altrettanto strategici sono il presidio delle organizzazioni professionali e il sostegno agli investimenti, soprattutto in termini di tecniche di risparmio idrico irriguo. Un progetto che il ministero intende accelerare nei prossimi anni. Il piano del ministero prevede anche il proseguimento dell’assicurazione per cerealiIL legumi e il colture di semi oleosi e per il alberi da frutto contro i rischi climatici oltre all’accelerazione del programma di sviluppo della semina diretta con l’obiettivo di coprire una superficie di un milione di ettari entro il 2030 per le principali colture, tra cui cereali, leguminose, colture foraggere e colture oleose. Il tutto abbinato al sostegno all’irrigazione supplementare per coprire il fabbisogno idrico delle colture di Bour con l’obiettivo di migliorare la stabilità della produzione e promuovere l’uso di energie rinnovabili per la produzione.
Altri progetti, lo sviluppo diagricoltura ecologica attraverso l’adozione di pratiche di conservazione delle risorse naturali (acqua e suolo), il miglioramento sostenibile della produttività e la promozione e diffusione di tali tecniche oltre all’adozione e diffusione di tecnologie verdi e lo sviluppo della digitalizzazione in agricoltura. Inoltre, nell’ambito dell’applicazione regionale della strategia Generation Green, la scelta delle colture adatte viene prioritaria tenendo conto del potenziale edafo-climatico specifico di ciascuna regione.
Inoltre, è stata lanciata una nuova generazione di progetti di solidarietà per migliorare il reddito degli agricoltori, in particolare attraverso progetti di riqualificazione degli agricoltori vulnerabili verso colture resistenti allo stress idrico e progetti di intensificazione per aumentare la produttività. Sulla scia di questi progetti, l’Agricoltura afferma di intensificare i progetti di diversificazione volti a creare reddito aggiuntivo per gli agricoltori attraverso lo sviluppo di prodotti locali come lo zafferano, il miele, le piante aromatiche e medicinali e il couscous. N