Genevoise Mai-Thu Perret espone alla galleria Mezzanin

-

Mostra a Ginevra

Mai-Thu Perret schiera un pantheon animista a Mezzanin

L’artista visivo ginevrino riunisce ceramiche, arazzi e acquerelli per un dialogo tra mezzi ai confini del mondo naturale e domestico.

Pubblicato oggi alle 8:31

>>

Iscriviti ora e goditi la funzione di riproduzione audio.

BotTalk

Con il pistillo priapico che emerge da una corolla viola, il grande fiore in ceramica (alto 152 cm) ha attributi sia di bellezza che di mostro. Evocando il celebre arum titan – o “titan phallus” – questa pianta colossale, la cui infiorescenza può raggiungere più di 3 metri e l’odore è simile a quello della carogna, costituisce uno dei pezzi centrali di “Destroy, she did”, la mostra monografica che il Galerie Mezzanino dedicato all’artista visivo ginevrino Mai-Gio Perret.

>Una scultura verde a forma di rana con motivi geometrici su superficie grigia.>

La mostra prende in prestito il titolo da un libro e da un film di Marguerite Duras: “In quest’opera c’è un forte rapporto antagonistico tra l’uomo e la natura”, spiega l’artista 48enne. E volevo interrogarmi su cosa significhi creazione, in un’epoca in cui la distruzione dovuta a guerre e disastri climatici è fonte di angoscia e rabbia”.

>Tessuto artistico con motivi circolari neri che ricordano gli occhi su sfondo blu acquerello.>

Rana e fungo

Tuttavia, una relativa serenità emerge dagli oggetti che Mai-Thu Perret ha scelto di mettere in dialogo. Alcuni si riferiscono direttamente al paesaggio e al mondo naturale, come questa rana pigra alla finestra, questi pezzi realizzati con cappelli di funghi che crescono sulle pareti o queste placche in ceramica scolpite con movimenti astratti che ricordano le onde o il muschio su un tronco d’albero . “C’è un po’ di lato pantheon animista in tutto questo”, ammette.

>Prigionieri del materiale, i movimenti astratti evocano onde o licheni.>

Altri alludono direttamente alla vita quotidiana, come una serie di acquerelli raffiguranti ciotole, che l’artista collega alle sue letture sul Mingei giapponese, movimento artistico nato nel 1925 che sostiene la rivalutazione dell’artigianato e della bellezza negli oggetti di uso quotidiano. “Mi piace mescolare i mezzi, comporre e scomporre parti del mio lavoro per creare connessioni.” Gli aloni lasciati dall’acqua sulla carta riecheggiano così quelli che adornano un arazzo realizzato in Messico sulla base di un dipinto dell’artista.

>Ciotola in ceramica in stile acquerello, con sfumature di grigio e marrone, su sfondo sfocato.>

Fino al 22 febbraio al Mezzanin, 63, rue des Maraîchers, 1205 Ginevra. Mar – Ven 14:00 – 18:00, Sab 14:00 – 17:00 Giovedì 16 gennaio, in occasione del Back to School Day, Mai-Thu Perret converserà con il curatore Samuel Gross alle 18:30.

Hai trovato un errore? Segnalacelo.

0 commenti

-

PREV gli studenti dichiarano 72 ore di sciopero
NEXT a che punto sono i lavori della futura metropolitana dell’Essonne?