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Editoriale La Roche-sur-Yon
Pubblicato il
7 gennaio 2025 alle 9:18
L’idea gli è venuta durante uno dei suoi lunghi giri in bicicletta.
“Con questo sport sappiamo che quando abbiamo sete possiamo sempre trovare acqua potabile in un cimitero”, spiega questo ragazzo alto con un sorriso amichevole. “Un giorno, mi sono preso una pausa e mi sono imbattuto in un colombario. »
Un’illuminazione per questo ex fondatore che da allora sognava di creare ornamenti funebri in alluminio.
Per me creare una scatola è sempre stato un obiettivo, confida l’ex caposquadra della lamiera industriale. E c’erano buone probabilità che fosse di metallo.
Monumenti più contemporanei
Dal sogno alla realtà, Stéphan Rougier apre le porte alla fiera degli imprenditori di La Roche-sur-Yon nel giugno 2024.
Fu in questa occasione che scoprì l’esistenza del vivaio gestito dalla società mista Oryon. Un bozzolo che offre ai creatori selezionati un percorso di integrazione, con monitoraggio e supporto, nell’arco di due anni.
Oltre ai suoi locali, il fondatore di My Funé può anche beneficiare di un laboratorio di 100 m2.
Abbastanza per modellare e realizzare monumenti “più contemporanei ed eco-responsabili”.
Perché lo è l’alluminio utilizzato viene prodotto in un raggio di 30 km attorno alla città-prefetturauna volta lavorato, questo metallo pesa poco più di 30 kg per tonnellata, per un monumento in pietra scolpita.
Quanto basta per alleviare il lavoro dei marmisti e consentire “un facile riciclaggio, in caso di mancato rinnovo della concessione da parte della famiglia”.
Una tecnica, già adottata dalle pompe funebri di Andriot, che richiede ancora “un certo cambio di mentalità”, riconosce l’imprenditore.
Questo, sia per la professione che per le comunità.
Senza dimenticare le famiglie in lutto.
Contatti : 06 85 80 37 04, myfune.fr
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