L’inflazione svizzera scende nuovamente, segnalando ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali

L’inflazione svizzera scende nuovamente, segnalando ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali
L’inflazione svizzera scende nuovamente, segnalando ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali
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L’inflazione svizzera è scesa di nuovo a dicembre, come hanno mostrato i dati martedì, alimentando le aspettative di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Banca nazionale svizzera quest’anno, che i mercati ora considerano quasi certi.

Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, a dicembre i prezzi svizzeri sono aumentati dello 0,6% rispetto all’anno precedente, in calo rispetto allo 0,7% di novembre.

Il dato è in linea con le previsioni di consenso degli analisti intervistati da Reuters e rappresenta il quarto mese consecutivo in cui l’inflazione annua è stata inferiore all’1%.

In seguito a questi dati, le aspettative del mercato per un taglio di 25 punti base da parte della BNS a marzo, dall’attuale livello dello 0,5%, sono aumentate al 98,4%, dal 91% precedente.

“Un ulteriore taglio dei tassi da parte della BNS a marzo è ormai praticamente certo”, ha affermato GianLuigi Mandruzzato, economista della Banca EFG.

“La domanda è: fino a che punto la BNS opterà per un taglio di 50 punti base come a dicembre o si limiterà a 25 punti base per evitare il rischio di un’inflazione troppo debole per troppo tempo?

Anche Adrian Prettejohn di Capital Economics si aspetta un altro taglio dei tassi da parte della BNS a marzo man mano che aumentano le pressioni disinflazionistiche, e non esclude ulteriori tagli.

Su base mensile, i prezzi svizzeri sono scesi dello 0,1%, in linea con le previsioni, poiché le verdure e le festività internazionali sono diventate leggermente più economiche.

Di conseguenza, nel 2024 l’inflazione svizzera è stata in media dell’1,1%, ben al di sotto dell’intervallo obiettivo della BNS compreso tra lo 0% e il 2%.

La BNS ha rifiutato di commentare le ultime informazioni sull’inflazione.

Mentre è improbabile che la lettura di dicembre modifichi di per sé i calcoli della BNS, un’altra lettura debole indica ulteriori tagli dei tassi da parte della BNS nel 2025 dopo quattro tagli nel 2024, ha detto Gero Jung, economista a capo della Mirabaud, una banca svizzera.

“La BNS è preoccupata per i significativi rischi di disinflazione, che portano il tasso di inflazione complessivo più vicino allo zero, ma anche per la debolezza dell’economia dell’Eurozona, che influenzerà la Svizzera”, ha detto Jung, che si aspetta che la BNS tagli i tassi di 25 punti base. a marzo e giugno, per portare il tasso di riferimento allo 0%.

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