Claude Allègre, fan delle parole forti e uomo polemico: Notizie

Claude Allègre, fan delle parole forti e uomo polemico: Notizie
Claude Allègre, fan delle parole forti e uomo polemico: Notizie
-

Morto sabato all’età di 87 anni, Claude Allègre, famoso geochimico ed ex ministro socialista, non ha mai avuto paura di scioccare, manifestando il suo desiderio di “snellire il gigantesco” dell’istruzione nazionale e mettendo direttamente in discussione le verità scientifiche sul cambiamento climatico.

Personaggio oscuro con occhiali piccoli e silhouette rotonda, dotato della parola alta da colosso nato, questo scienziato era una figura mediatica, nota al grande pubblico sin dal suo periodo al governo tra il 1997 e il 2000.

Membro del PS dal 1973, amico di lunga data e consigliere di Lionel Jospin, ne divenne il ministro dell’Istruzione nazionale, della ricerca e della tecnologia. Un ministro deciso a fare riforme.

Ma uno dei suoi primi sfoghi, quello in cui proclama la sua ambizione di “dimagrire il mammut”, allontana immediatamente gli insegnanti. Un’opposizione che continuerà a crescere e lo costringerà a cedere il suo portafoglio nel marzo 2000.

Claude Allègre, nato il 31 marzo 1937 da padre professore di biologia e madre maestra di scuola, fece fatica a digerire questa partenza forzata, attaccando poi il sindacato degli insegnanti, il SNES, definito “stalinista”.

Questo specialista in Scienze della Terra, già direttore dell’Istituto di Fisica del Globo di Parigi (1976-1986) e presidente del consiglio di amministrazione dell’Ufficio di Ricerche Geologiche e Minerarie (1992-1997), ha continuato successivamente a fomentare controversie, sia politico e scientifico.

Lionel Jospin, Laurent Fabius, Ségolène Royal… Questo socialista deluso moltiplica le invettive rivolte ai suoi ex compagni.

Con Lionel Jospin, “erano molto legati, complici, avevano un rapporto abbastanza stretto” ma “la situazione peggiorò quando mio padre credeva fermamente che dovessimo opporci ai sindacati” nel 2000, sottolinea all’AFP suo figlio Laurent.

Nel 2007 la rottura fu completa e l’uomo soprannominato Vulcano da alcuni amici intimi si rivolse a Nicolas Sarkozy, che sostenne nuovamente durante le elezioni presidenziali del 2012.

“Se si è schierato con Sarkozy è perché ha visto che c’era qualcuno che voleva davvero cambiare le cose”, sottolinea il figlio. “In fondo aveva un lato ingenuo, voleva cambiare la vita delle persone. Credeva nell’Uomo e pensava che potessimo cambiarlo”.

Nel 2009 è stato citato in giudizio per essere entrato al governo, ma è stato privato del lavoro, probabilmente a causa delle sue posizioni controverse sul cambiamento climatico.

– Scettico sul clima –

Il geochimico, membro dell’Accademia delle Scienze e ricco di riconoscimenti francesi e internazionali (medaglia d’oro del CNRS, premio Crafoord nel 1986), è quindi la figura di punta in Francia dello scetticismo climatico, questo movimento che mette in discussione le conclusioni degli specialisti del clima dell’ IPCC.

Ulcerati dagli attacchi riferiti dall’ex ministro nel suo best-seller “L’impostura climatica”, più di 600 climatologi hanno scritto nella primavera del 2010 al loro ministro supervisore per denunciare la “denigrazione” e le “false accuse” mosse da un scienziato non climatico.

L’Accademia delle Scienze, dopo intensi dibattiti a porte chiuse, confuterà le tesi di Claude Allègre alla fine del 2010.

Ciò non impedisce all’uomo con le sue parole sempre vigili di tornare nel campo dell’ecologia solo un anno dopo lanciando una fondazione. Questa organizzazione certamente si è astenuta dall’affrontare apertamente la questione climatica ma ha promosso l’innovazione tecnologica e l’“ecologia scientifica” con il sostegno di diversi premi Nobel, come il fisico Albert Fert o l’immunologo Jules Hoffmann.

Amando niente meno che andare controcorrente, l’uomo, che già si era distinto in passato mettendo in discussione la pericolosità dell’amianto, non ha paura nemmeno di difendere l’energia nucleare subito dopo l’incidente di Fukushima nel 2011, dicendosi “scandalizzato dalla la propaganda fatta da” questo evento.

Nel 2013 ha avuto un infarto mentre partecipava a una conferenza scientifica in Cile.

SU

“Anche se si sbagliava sul clima, era una persona integra”, sottolinea il figlio che spera che “non rimanga solo quello”. “Il problema è che era molto testardo, non era nel consenso, nella parte concordata”.

-

PREV 300.000 euro, l’ingaggio che impedisce a Pau Lopez di firmare per il Lens
NEXT a che punto sono i lavori della futura metropolitana dell’Essonne?