Il presidente di questo organismo indipendente legato a Matignon ha stimato lunedì che la situazione amplierà ulteriormente il deficit del sistema pensionistico.
Pubblicato il 01/06/2025 19:47
Aggiornato il 01/06/2025 20:12
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Sta dando l’allarme. Il presidente del Consiglio di orientamento pensionistico (COR), Gilbert Cet, ha avvertito lunedì 6 gennaio che il deficit del sistema pensionistico “dovrebbe approfondire”. “Le nostre ultime proiezioni” ufficiale, da giugno 2024, “ha registrato un deficit dello 0,4% del PIL nel 2030, che a lungo termine è aumentato allo 0,8% del PIL”, ricorda il capo di questo servizio legato al governo, in un’intervista al quotidiano economico Gli Echi. La situazione attuale è adesso “più sfavorevole” che durante queste previsioni, “il deficit del sistema pensionistico dovrebbe quindi ampliarsi, a meno ovviamente di nuovi interventi legislativi o regolamentari”aggiunge.
Interrogato su un possibile contributo dei pensionati per limitare il deficit del sistema, ha ricordato di averlo fatto “ha personalmente sollevato la possibilità di eliminare la riduzione fiscale del 10% sulle pensioni”. “Sarebbe una misura forte, con un rendimento annuo di circa 4 miliardi di euro, e giusta poiché non verrebbero toccate le pensioni più modeste”continua.
A fine dicembre, il primo ministro François Bayrou ha proposto alle forze politiche e sindacali di riaprire il dibattito sulla tanto criticata riforma pensionistica del 2023 – che ha innalzato l’età pensionabile legale da 62 a 64 anni – ma senza sospendere oppure congelarlo. Queste discussioni potrebbero durare”fino all’estate”ha detto, senza dettagliare il suo metodo o il calendario preciso.