Una delegazione del Difensore dei Diritti si reca all’Isola della Riunione per una serie di incontri sui diritti degli informatori

Una delegazione del Difensore dei Diritti si reca all’Isola della Riunione per una serie di incontri sui diritti degli informatori
Una delegazione del Difensore dei Diritti si reca all’Isola della Riunione per una serie di incontri sui diritti degli informatori
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Inizialmente organizzato su richiesta del Centro di Gestione della Riunione, questo viaggio ha aperto la strada ad una serie di discussioni sul diritto di denuncia con numerosi funzionari pubblici della Riunione, magistrati giudiziari e amministrativi, avvocati, nonché una delegazione di aziende del dipartimento riuniti dal MEDEF.

Il capo del centro regionale dell’istituzione, Didier Lefèvre, ha accompagnato questi incontri così come i momenti trascorsi con i sei delegati presenti nella regione.

Sviluppare una cultura della denuncia con agenti e manager del settore pubblico

Sono stati organizzati due incontri con funzionari pubblici della Riunione. Il primo a Sainte Clotilde, presso l’Università della Reunion, il secondo a Saint-Leu, nei locali del Centro Nazionale del Servizio Civile Territoriale.

Nel corso di queste due mattinate di sensibilizzazione, il confronto – particolarmente ricco – si è concentrato principalmente sulle tematiche specifiche del Whistleblowing nel servizio pubblico attraverso due angolazioni complementari:

  • Quali sono i diritti dei funzionari pubblici che agiscono come informatori e di quali tutele potrebbero beneficiare se dovessero effettuare una segnalazione?
  • Come implementare procedure efficaci per la raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni all’interno degli enti?

Nel 2023, un terzo delle richieste di protezione rivolte al Difensore dei diritti nei confronti dei segnalanti provenivano da funzionari pubblici.

Un incontro con il segretario generale della prefettura e il sottoprefetto per la coesione sociale e la gioventù ha permesso di ricordare le modalità di intervento del Difensore dei diritti per la tutela degli informatori nel servizio pubblico, e più ampiamente negli altri quattro ambiti della competenza dell’istituzione.

Trovare sinergie con gli attori del diritto e della giustizia

Nel corso di due incontri con magistrati amministrativi e giudiziari, Cécile Barrois de Sarigny e Laure Maisonneuve hanno fatto sentire la voce dell’istituzione sulle questioni giuridiche della tutela degli autori della divulgazione.

Un primo dibattito è stato organizzato presso la Corte d’appello di Saint-Denis con i magistrati della magistratura, i consulenti del tribunale del lavoro e i magistrati della Camera regionale dei conti. Un secondo è stato organizzato con i magistrati e i collaboratori del tribunale amministrativo di Saint-Denis de La Réunion.

La normativa relativa agli informatori è relativamente recente e dà luogo a nuove controversie. Il confronto con i tribunali ha consentito di rivedere i concetti chiave della normativa sul Whistleblowing, gli sviluppi della giurisprudenza e il ruolo cruciale del giudice nell’attuazione delle disposizioni di tutela, in particolare in termini di adeguamento degli oneri. di prova o concessione di accantonamenti per spese processuali.

Un incontro con una decina di avvocati ha concluso questo “giro dell’isola dei professionisti del diritto”.

Sensibilizzare il mondo imprenditoriale sui temi dell’allerta per avviare un circolo virtuoso

Su invito del MEDEF della Riunione, la delegazione del Difensore dei Diritti ha parlato con alcune delle principali aziende dell’isola.

La sfida per le aziende è quella di andare oltre l’approccio negativo al Whistleblowing, erroneamente percepito come una minaccia al segreto aziendale o alla reputazione, per intenderlo come un processo virtuoso in ambito professionale.

L’istituzione di sistemi di reporting interno costituisce un’opportunità per ripristinare la fiducia all’interno dell’azienda. Il Difensore dei diritti, che constata che le segnalazioni esistono in tutti gli ambienti professionali, incoraggia le aziende ad adottare procedure di trattamento delle segnalazioni accessibili ed efficaci. Gli interlocutori riuninesi sono stati ricettivi a questo messaggio.

Ricordare a tutti che il segnalante agisce nell’interesse pubblico e deve essere protetto

Durante questo viaggio e in particolare durante un’intervista rilasciata al Quotidien de la Réunion e durante un’apparizione al telegiornale della Réunion la 1epocala delegazione ha ricordato che molte persone rischiano di essere degli informatori e che, denunciando gravi attacchi all’interesse generale, gli informatori sono tra i pilastri della nostra struttura democratica.

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