Senegal, miglior allieva del secondo quarto

Senegal, miglior allieva del secondo quarto
Senegal, miglior allieva del secondo quarto
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Il Senegal ha compiuto notevoli progressi in termini di buon governo dall’avvento della terza alternanza, riferisce il giornale Liberazione. Questi sforzi hanno consentito al Paese di uscire dalla “lista grigia” nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AML/CFT).

Durante il Forum dei Comitati Interministeriali Nazionali di Coordinamento AML/CFT (FCI-CN), organizzato dal Gruppo di Azione Intergovernativa contro il Riciclaggio di Denaro in Africa Occidentale (GIABA), la performance degli Stati membri è stata esaminata come parte del secondo ciclo di valutazioni reciproche. Il Senegal si è distinto per i suoi sforzi, ma si raccomanda di intensificare le sue azioni per mantenere questa dinamica positiva.

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Mouazou Oumarou, direttore della politica e della ricerca del GIABA, ha sottolineato la portata degli sforzi del Senegal: “Vorrei dire inequivocabilmente che il Senegal è uno dei paesi più produttivi. Il Paese sta lavorando per colmare le lacune individuate nel rapporto di valutazione reciproca. Grazie a risorse adeguate e al sostegno di partner tecnici e finanziari, il Senegal è riuscito a uscire dalla lista grigia. Tuttavia, è fondamentale sostenere questi sforzi per rimanere tra i paesi con rating più elevato. »

Spiegando i motivi per cui un Paese può finire nella lista grigia, l’esperto nigeriano ha chiarito che ciò dipende in parte dalle dimensioni della sua economia: “Prima, un’economia doveva raggiungere una dimensione di 5 miliardi di dollari per essere preoccupata. Oggi questa soglia è salita a 10 miliardi di dollari. Pertanto, i paesi con economie di queste dimensioni hanno meno probabilità di rischiare questa classificazione. L’obiettivo principale resta però quello di uscire dalla lista e non ricadere su di essa. »

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Il ministro senegalese delle Finanze e del Bilancio, Cheikh Diba, presente all’incontro, ha ricordato l’importanza della volontà politica di garantire la trasparenza, combattere la criminalità finanziaria e prevenire i reati economici. Ha insistito sulla condivisione di informazioni e buone pratiche tra gli Stati per raggiungere gli obiettivi prefissati: “La cooperazione e l’apprendimento reciproco sono essenziali per progredire insieme nella lotta alla corruzione e al finanziamento del terrorismo. »

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