Labastide-Saint-Pierre. Lasciarono spazio agli spettacoli e divenne famoso

Labastide-Saint-Pierre. Lasciarono spazio agli spettacoli e divenne famoso
Labastide-Saint-Pierre. Lasciarono spazio agli spettacoli e divenne famoso
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l’essenziale
Il comune ha organizzato una serata di spettacoli con i migliori talenti.

Questo fine settimana, il comune di Labastide-Saint-Pierre ha messo la popolazione in una scatola per condividere momenti di comunione e semplicità nel bellissimo inizio dell’estate. Dopo i ripetuti successi dei primi anni, la terza edizione dell’operazione Places o’spectacles è stata protagonista nonostante i capricci di un tempo ancora capriccioso: “Sapevamo che le previsioni erano minacciose, quindi abbiamo dovuto adattarci mantenendo il programma al riparo, e da questo punto di vista è piuttosto riuscita”, ci spiegano gli organizzatori. Fin dalla prima messa in scena nella casa rurale, i cavalletti leggeri brillarono come armi e finalmente grandi soli brillarono negli occhi dei bambini che accorsero numerosi, a volte in strass di qua e di là. Lì abbiamo scoperto Suzie e molti talenti artistici che venivano a mescolarsi su tele colorate, e rapidamente il pubblico è stato conquistato. La formula, peraltro lontana dagli smunti suonatori di cembali che sbattono i pugni e fanno tuonare il rumore, consiste nel girovagare per il villaggio per condividere il fascino di tre spettacoli in rudimentale prossimità.

Giocoleria e derisione

Poi, al riparo di un cortiletto nel cortile della scuola elementare, abbiamo scoperto l’azienda Helmut Von Karglass, un provocatorio artista austriaco che non aveva la lingua in tasca: “Ma l’oro tra le mani, era davvero molto bello” , analizzare gli spettatori. Veloce nel prendere in giro sia i francesi che i suoi ospiti, padroneggiava l’umorismo e la derisione tanto quanto le sue palle da giocoliere e i suoi coltelli, che facevano sudare freddo al pubblico, e soprattutto alla cavia. Infine, bisognava tornare alla fattoria per chiudere questa nuova annata con le pericolose relazioni di Jacqueline e Marcel, proposte dalla compagnia l’Art osé. Davanti a sguardi concentrati, hanno scelto la strada come luogo dell’esistenza, come terreno di tutte le possibilità. C’è stato a Labastide, sotto gli occhi della squadra municipale che non ha riso per ultimo, un luogo dello spazio pubblico che ha risposto sottilmente al desiderio di abbattere i muri: “Questa operazione è molto originale, unisce le persone con il desiderio di unirli, e questo è importante”. Usando l’intelligenza e l’arte circense, abbiamo centrato l’obiettivo, vagando per le strade con Cirkomcha su alti trampoli. Un grande ringraziamento al comitato organizzatore per il successo di questo splendido incontro e per il necessario adattamento.

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