Elezioni legislative: Christelle d’Intorni (LR-RN) rieletta senza sorprese nella 5a circoscrizione elettorale delle Alpi Marittime

Elezioni legislative: Christelle d’Intorni (LR-RN) rieletta senza sorprese nella 5a circoscrizione elettorale delle Alpi Marittime
Elezioni legislative: Christelle d’Intorni (LR-RN) rieletta senza sorprese nella 5a circoscrizione elettorale delle Alpi Marittime
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Il viale tracciato per il deputato uscente non si chiudeva nella 5a circoscrizione. Passata due anni fa dai repubblicani all’Unione dei Diritti con la RN per queste elezioni – nella tradizione del suo mentore Éric Ciotti – Christelle d’Intorni ha vinto tutto sul suo cammino. A cominciare dalle Valli in cui l’ex sindaco di Rimplas supera il 60%. Leader in ciascuno dei 27 villaggi della Tinée, della Vésubie e della riva sinistra del Var. Fino a Nizza dove, con il 45%, non ha lasciato scampo ai suoi avversari, a cominciare dall’eletto della maggioranza nizzarda Gaël Nofri che è crollato completamente (ha concluso al 3° posto con il 15,96%, dietro al consigliere comunale nizzardo dell’opposizione Les Écologues Fabrice Decoupigny, 23,66%).

Serata dura per il candidato estrosista

Un solo dato per sintetizzare il plebiscito della candidata LR-Unione dei Diritti: Christelle d’Intorni ha ottenuto in due anni 10.000 voti (con 29.804 voti). Quindi sicuramente, durante il secondo turno delle elezioni legislative del 2022, l’astensione è stata del 59% (rispetto al 33% di ieri sera). Ma comunque.

Il candidato del Nuovo Fronte Popolare ha concluso al secondo posto con il 20,66% dei voti nel collegio elettorale. Con 3 punti in più di Nupes due anni fa, Fabrice Decoupigny esce dal voto rinvigorito con già in mente le elezioni comunali del 2026…

In definitiva, è per il campo dell’Estros che la serata sarà una delle più difficili da digerire. Con la schiacciante sconfitta di Gaël Nofri, Christian Estrosi vede allontanarsi ulteriormente il suo elettorato preferito dal 1988 al 2022.

Terminiamo con un Gaël Nofri alle 15%, il signor Estrosi ha la pesante responsabilità di questa sconfitta”, analizza il candidato indipendente Patrice Benoît. Colui che ha svolto il ruolo del quarto uomo rivendicando la maggioranza presidenziale ovunque, senza avere l’insediamento, ha concluso con più del 10% dei voti.​

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