Dietro gli schermi, Montpellier Danse sta diventando popolare

Dietro gli schermi, Montpellier Danse sta diventando popolare
Dietro gli schermi, Montpellier Danse sta diventando popolare
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È riduttivo dire che la danza è tra le discipline più resistenti al rinnovamento del pubblico. Si tratta di una pratica spesso considerata elitaria ed egocentrica che fatica a modificare la propria immagine presso un pubblico ignaro. Tuttavia, in Francia e nel mondo, numerosi artisti e istituzioni agiscono giorno dopo giorno per consolidare quest’ambizione di una pratica che, dietro le sue rivendicazioni, non dimentica di essere popolare. In occasione della sua 44a edizione, la programmazione del festival Montpellier Danse ha dato spazio proprio a questa visione essenziale della danza. Di nuovo avanti Ciao lunare et Discopiededue proposte dall’estetica incomparabile che tuttavia soddisfano un’ambizione simile.

Ciao lunaredagli schermi agli esseri umani

Questo bagliore azzurro che illumina i nostri volti da più di vent’anni non è più quello della luna. Con il naso sepolto negli schermi, vediamo il mondo solo attraverso di essi, ed è attraverso di essi che il mondo a sua volta vede noi. Con Ciao lunare, Cheng Tsung-Lung trasporta gli interpreti della sua compagnia Cloud Gate in un universo quasi distopico, in ogni caso spaventoso, in cui tenta di riconnettersi con una parte perduta dell’umanità. Basandosi su una colonna sonora dei Sigur Rós, il coreografo taiwanese immagina un dialogo tra l’essere umano e la tecnologia, ricercando nelle figure estetiche che disegna una forma di convivenza che gli schermi avrebbero distrutto.

Ciao lunare © Lee Chia-Yeh

Attraverso una moltitudine di dipinti di sorprendente precisione, Cheng Tsung-Lung sembra scavare nelle profondità delle nostre origini animali per individuare ciò che ancora sfugge al controllo del mondo moderno. Dallo stato di insetto ai corpi smembrati, compie il gesto di decomporre la specie umana nella speranza di estrarne ciò che resta esattamente dell’umanità. Confronta così la forte identità visiva che sviluppa sul set con quella, che rappresenta la fantasia e il desiderio perduto, che si impone sugli schermi che appaiono e scompaiono in ogni momento. Senza cercare di immaginare alcun risultato, Ciao lunare nasce come osservazione sociale e viene accolto con l’efficacia di un grande spettacolo, dietro il quale si rivela il rigore del gesto e dell’intenzione.

Cosa poteva passare per la mente di Petter Jacobsson e Thomas Caley quando decisero, nel 2016, di creare questa forma come nessun’altra? In ogni caso è riduttivo dire che il concetto ha colto nel segno, in quanto Discopiede ha dato da mangiare al alimenta video sui social network. Del resto la ricetta c’era tutta: mescolare lo sport più seguito al mondo con i più grandi successi disco remixati dal vivo per dare vita ad una forma di spettacolo in cui prevalgono il piacere e la spensieratezza… Il successo non poteva essere certo, avevamo ancora osare! Perché portare nel corpo del Ballet de Lorraine questo progetto, legittimamente previsto su proposte più convenzionali, è sorprendente. Ma è proprio attraverso questo approccio che il CCN di Nancy sta compiendo un passo da gigante verso la democratizzazione della sua disciplina.

Discopiede ©Laurent Philippe

La gente raccolta attorno al finto campo di calcio era inconfondibile: folle di spettatori accorse per assistere all’evento più improbabile del programma Montpellier Danse. Inoltre, molti di loro non sono nemmeno consapevoli di partecipare al festival. Discopiede è venuto semplicemente per trasformare temporaneamente uno spazio familiare in un luogo dello straordinario. Attratto dalla curiosità, dal ritmo festoso della musica e dagli abiti di paillettes degli artisti, il pubblico non è mai stato così plurale eppure è uno. In questo modo, e a giudicare dagli innumerevoli obiettivi degli smartphone rivolti agli artisti – anche il mio, non ne faccio mistero! –, Petter Jacobsson e Thomas Caley realizzano un colpo da maestro: fare del balletto una disciplina popolare.


Ciao lunare
Creazione 2019
Visto al Montpellier Dance Festival

Crediti

Coreografia: Cheng Tsung-lung / Musica: Sigur Rós / Direzione musicale: Kjartan Holm / Lumière: Shen Po-hung / Conception visuelle / Direzione: Jam Wu / Video: Ethan Wang / Costumi: Chen Shao-yen / Avec: Chan Pui- pui, Chang Hung-mao, Chen Lien-wei, Chou Chen-yeh, Fan Chia-hsuan, Hsu Chih-hen, Huang Lu-kai, Huang Mei-ya, Huang Po-kai, Huang Yen-cheng, Lee Tzu- chun, Shao Hsing-wen, Yen Hsueh-hsin

Date
  • Dal 28 al 30 novembre 2024: Théâtre Maisonnneuve, Place des Arts, Montreal
Crediti

CCN – Ballet de Lorraine / Coreografia: Petter Jacobsson e Thomas Caley / DJ: Ben Unzip / Arbitro: Joris Perez / Equipe Azur: Aline Aubert, Malou Bendrimia, Inès Depauw, Angela Falk, Inès Hadj-Rabah, Lexane Turc Nathan Gracia, Tristan Ihne, Matéo Lagière, Lorenzo Mattioli, Mac Twining, Luc Verbitzky / Team Fuchsia: Mila Endeweld, Laure Lescoffy, Valérie Ly-Cuong Clarisse Mialet, Elsa Raymond, Elisa Rouchon, Céline Schoefs, Jonathan Archambault, Alexis Baudinet, Charles Dalerci, Andoni Martinez , Afonso Massano, Gabin Schoendorf

Date
  • Dal 28 al 30 luglio 2024: Viaggio a Nantes, Club Olimpico 2024
  • 28 settembre 2024: Festival Internazionale di Danza di Tirana, Albania

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