all’estero, due eletti e un bonus per chi parte

all’estero, due eletti e un bonus per chi parte
all’estero, due eletti e un bonus per chi parte
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Per non lasciarsi influenzare dal risultato delle elezioni legislative nella Francia continentale, domenica 30 giugno alle 20, i collegi elettorali d’oltremare hanno votato a partire da sabato 29 giugno, ad eccezione di Reunion e Mayotte. Essendo chiuse le votazioni nelle altre circoscrizioni estere, i loro risultati potranno essere diffusi, anche se dovranno essere confermati ufficialmente dal Ministero dell’Interno fino a domenica sera, 30 giugno.

Se all’estero la partecipazione aumentava, essa restava insufficiente perché i candidati, pur avendo superato la soglia del 50% al primo turno, potessero sfuggire al secondo turno il 7 luglio. La modalità di voto prevede che, per essere eletti al primo turno, si debba raccogliere non solo il 50% degli espressi, ma anche il 25% degli iscritti.

Il deputato uscente Wallis e Futuna Mikaele Seo, che sedeva nel gruppo Renaissance, è riuscito in questa performance, raccogliendo il 61% dei voti e il 47% degli iscritti. Proprio come, dentro Polinesia francese, l’autonomista di centrodestra Moerani Frébault. Con il 54,97% ha battuto l’indipendentista uscente Tematai Le Gayic (34,70%). Primo marchesiano a entrare nell’Assemblea nazionale, ha varcato solo la soglia del 25% degli iscritti con 12 voti.

Di fronte all’unione dichiarata degli autonomi, i deputati uscenti, tutti separatisti sostenuti dal PFN, sono in difficoltà in tutta la Polinesia. Nella 2a circoscrizione, Steve Chailloux è solo al secondo posto (42,18%) dietro a Nicole Sanquer, un’ala destra diversificata che in passato ha dichiarato il suo sostegno a Marine Le Pen. Al terzo posto Mereana Reid Arbelot (42,71%) precede di poco la candidata di destra Pascale Haiti (41,08%).

Nelle altre circoscrizioni estere i deputati uscenti sono generalmente in buona posizione per il secondo turno.

In Guadalupa, dove il Raggruppamento Nazionale ha avuto un buon vantaggio alle elezioni europee, i sostenitori dell’uscita di sinistra sono però tutti favorevoli al secondo turno. Così, nella prima circoscrizione, l’ex macronista Olivier Serva (51,25%), che ha aderito al gruppo Libertà, Indipendenti, D’Oltremare e Territori (Liot) all’Assemblea, affronterà la candidata dell’Ensemble Chantal Léris ( 12,76) mentre, nella circoscrizione Al quarto posto, il socialista Eric Califer (57,9%) affronterà Jennifer Linon (21,9%), vicina alla maggioranza presidenziale.

Al 2° posto, il candidato del Nuovo Fronte Popolare (NFP) Christian Baptiste (41,33%) dovrà confrontarsi con quello del RN Laurent Petit (17,3%) mentre al 4° se la vedranno le varie sinistre del gruppo Liot Max Mathiasin. essere contro RN Rody Tolassy (25,9%).

In Martinica, i presidenti investiti dal Nuovo Fronte Popolare hanno avuto successo, piazzandosi in testa e in una buona posizione per vincere in tutti i collegi elettorali. Nel 1°, Jiovanny William (56,56%) affronterà l’indipendentista Philippe Edmond-Mariette (13,42), nel 2° Marcellin Nadeau (50,79) affronterà i vari esponenti della destra Yan Monplaisir (28,51%), nel 3° Johnny Hajjar ( 37,28) affronterà la socialista, nonché NFP, Béatrice Bellay (25,26%). Nella quarta circoscrizione, l’uscente Jean-Philippe Nilor (63,61%) dovrà affrontare l’RN Grégory Roy-Larentry (9,94%), primo candidato del partito di estrema destra a raggiungere il secondo turno nell’arcipelago.

In Guyanaanche i deputati uscenti investiti dal PFN si collocano molto in testa: nella prima circoscrizione, Jean-Victor Castor (62,7%) affronterà il candidato vicino alla maggioranza presidenziale Boris Chong-Sit (16%) mentre, nella 2°, Davy Rimane affronterà le varie Sophie Charles di destra (25,4%).

HA Saint-Barthélemy e Saint-Martinil deputato uscente Frantz Gumbs, che sedeva con l’Ensemble, è primo (41,43%) e affronterà le varie destre Alexandra Questel (19,91%).

HA Saint Pierre e Miquelonl’uscente Stéphane Lenormand, che sedeva con il Liot, ha ottenuto il 43,09% dei voti e si ritroverà al ballottaggio contro il socialista Frédéric Beaumont (16,92%).

In Nuova Caledonia, che ha votato domenica 30 giugno e dove i seggi elettorali hanno chiuso alle 8 di mattina (ora di Parigi), la partecipazione è stata elevatissima dopo i disordini iniziati a maggio, pari al 60,2% (contro il 32,5% nel 2022). Anche la situazione della sicurezza resta precaria e il voto non si è potuto tenere a Houaïlou (Est), dove “L’accesso al municipio è bloccato dai rivoltosi, impedendo così l’apertura dei vari seggi elettorali”spiega l’Alta Commissione.

Il deputato lealista uscente nel 2° collegio elettorale, Nicolas Metzdorf, arriva primo con il 39,7% dei voti nel 1° collegio elettorale, dove aveva scelto di rappresentarsi: incontrerà al ballottaggio l’indipendentista Omayra Naisseline, che ha raccolto 36 .3 % dei voti. Il deputato uscente del Rinascimento Philippe Dunoyer, candidato con l’etichetta Orizzonti, ha ottenuto solo il 10,3% dei voti ed è stato eliminato.

Nel 2° collegio elettorale, l’indipendentista Emmanuel Tjibaou, figlio dello storico leader del FLNKS Jean-Marie Tjibaou, è primo con il 44,1% dei voti, davanti al candidato lealista del Rassemblement (nome caledoniano dei repubblicani) Alcide Ponga ( 36,2%) che ritroverà al secondo turno.

Quanto a due collegi elettorali di francesi all’estero (Nord America e America Latina-Caraibi), domenica il Ministero degli Affari Esteri non ha fornito risultati consolidati.

Troverai, non appena verranno pubblicati ufficialmente, i risultati del 1° turno delle elezioni legislative 2024, comune per comune.

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