Arles: quali hotel, quali ristoranti? Rivelati i nostri hot spot estivi

Arles: quali hotel, quali ristoranti? Rivelati i nostri hot spot estivi
Arles: quali hotel, quali ristoranti? Rivelati i nostri hot spot estivi
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The Present Hotel, un salto nel futuro

Inaugurata l’anno scorso, questa struttura di 13 camere gioca la carta del design. Palissandro di Rio e piastrelle che oscillano tra il giallo e l’arancio scuro adornano le pareti, mentre fotografie, luci e oggetti antichi le decorano con gusto discorso che rende omaggio al patrimonio architettonico del XX secoloe la cui facciata modernista risale al 1953. Dalla parte della cucina, lo chef con le braccia tatuate Alexis Bijaoui offre una cucina solare a immagine del terroir locale, con gamberi Vaccarès e fiori di zucca provenzali.
Ciò che ci piace : la “piscina” sul tetto e il suo incredibile mosaico blu, nonché la sua carta dei vini naturali.
Albergo presente5 place Voltaire, 13200 Arles

Ristorante Inari, l’esperienza mistica

È al centro diuna cappella risalente al 1224 che il capo nomade Celine Pham decide di fondare il suo primo indirizzo permanente: Inari. Una cucina di mercato decisamente moderna disponibile a pranzo in formula antipasto/secondo/dessert a 41 euro mettendo in risalto prodotti d’eccezione, come i piselli o il filetto di triglia alla mediterranea. Quest’ultimo è accompagnato da fiori di broccoli, zucchine e burro di miso rosolato in un’esplosione di sapori che ne hanno fatto la fama il cuoco franco-vietnamita.
Ciò che ci piace : le due terrazze appena inaugurate, il luogo ideale per una cena tranquilla.
Inari16 piazza Voltaire, 13200 Arles

The Rooftop The Sunset Arles, cuore a cuore

L’Hotel Spa Le Calendal quest’anno svela la sua arma di seduzione di massa: un piccolo tetto da venti posti da cui ammiriamo una vista impareggiabile sul teatro antico, sull’Arena, sul Rodano e sulla fondazione Luma Arles. Un tour della città a 360° da gustare con un bicchiere di rosé provenzale poiché la struttura si fa un punto d’onore di presentarci ai viticoltori della regione. Aperta dalle 17:30 alle prime luci, questa terrazza sul tetto diventa il posto dove stare per tutto Prima chi rispetta se stesso.
Ciò che ci piace : Godetevi la vista eccezionale in un piccolo gruppo.
Hotel Spa Le Calendal 5 Rue Porte de Laure, 13200 Arles

Il ristorante Drum Café, una vera arte

Situato nel cuore di Complesso artistico e culturale Arlesian Lumadi cui è firmata l’immensa torre di vetro Frank Gehry, il Drum Café condivide i riflettori con altri tre punti di ristoro concentrati nel cuore di questo nuovo tipo di museo. In questa stagione, lo chef Laurent Blondin firma un menu gustoso in cui topinambur e oca peruviana trovano un abbinamento esplosivo con il caffè, mentre il porro si mangia in una mimosa con un pesto di rucola e bottarga. Grande arte!
Ciò che ci piace : il monumentale arazzo in lana che ricopre la parete dello stabilimento. Un’opera lunga dieci metri che rappresenta un campo di girasoli colpiti dal sole, immaginato dall’artista tailandese Rirkrit Tiravanija.
Caffè del Tamburo, 35 Av. Victor Hugo, 13200 Arles

Il ristorante La Caye, la versione latina della Camargue

Inaugurato lo scorso aprile, La Caye diventa il nuovo ritrovo per tutti gli amanti dei cocktail e di buon umore. Un piccolo locale di quartiere che ha tutte le caratteristiche di un grande e di cui sono firmate favolose creazioni mixologiche Adrien Russotto, mentre la cucina propone tacos gourmet a base di bull gardianne sminuzzato e ceviche accompagnati da finocchio e frutto della passione. Uno stabilimento che può essere scoperto anche di giorno, poiché il Caye ci regala vini finemente selezionati e si trasforma in piccola enoteca di quartiere.
Ciò che ci piace : lo spirito festoso e intimo in cui la convivialità resta la parola d’ordine.

La Caye, 4 rue du Forum, 13200 Arles

E se cercate altri ottimi indirizzi non possiamo che consigliarvi la lettura dell’ottima Louis Vuitton City Guide dedicata ad Arles, aggiornata con nuovi portfolio di questa città d’arte e di sole. Una nuova edizione portata dagli occhi di Flore-Aël Surun del collettivo Tendance Floue e Vasantha Yogananthan… felicità per gli occhi, tranquillità guidata da un’attenta selezione.

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