Cresce la polemica per un bar in una rotonda

Cresce la polemica per un bar in una rotonda
Cresce la polemica per un bar in una rotonda
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Nonostante i chiarimenti dell’agenzia urbana Khemisset, cresce la polemica intorno alla costruzione di un caffè a due piani nel mezzo di una rotatoria nel comune di Sidi Allal Bahraoui.

Su Facebook, la Khemisset Urban Agency ha voluto “chiarire le circostanze del caso e difendere la legittimità del progetto”. Afferma quindi che il progetto è “autorizzato” e che il proprietario del bar possiede uno specifico certificato di proprietà della rotonda, registrato a suo nome al catasto. Tanto da scatenare un’ondata di indignazione e forti reazioni da parte degli internauti marocchini. Secondo loro, questo tipo di progetti dovrebbero essere realizzati in luoghi destinati a questo scopo e non in siti pubblici destinati all’uso pubblico. “Chi trova una rotatoria, la intesti a suo nome”, scherza un attivista sui social network, precisando che la situazione sembra un aperto invito a chiunque trovi un sito pubblico a impossessarsene.

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Per gli internauti marocchini, i chiarimenti dell’agenzia urbana di Khemisset sono sinonimo di un tentativo di giustificare una flagrante violazione della legge, poiché la costruzione di questo bar in mezzo ad una rotatoria costituisce una violazione delle disposizioni dell’articolo 4 della legge n. 19.57 relativa al regime immobiliare degli enti locali, in particolare il primo comma. Essa prevede che siano di demanio pubblico degli enti locali tutti gli immobili destinati all’uso diretto da parte del pubblico o alla gestione di un servizio pubblico, come le strade e le loro pertinenze non classificate nel demanio pubblico dell’ente locale. Inoltre, il primo comma dell’articolo 4 della legge n. 19.57 specifica che le rotatorie fanno parte delle dipendenze stradali e sono destinate all’uso pubblico.

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