Nel 2015, ero ancora allenatore dell’Horoya AC in Guinea, quando incontrai un giovane in missione a Conakry. Eravamo in albergo e durante un cordiale scambio di parole mi raccontò la storia della Linguère de Saint Louis. È stato durante questa intervista che mi ha poi informato di essere il figlio di uno degli anziani del Saint Louis Football Club.
La sua visione e le strategie di sviluppo da lui proposte nel 2015 sono oggi in voga in Senegal. La prova è che è un leader nel suo campo. Ed è uno che ha sempre fatto parte del comitato direttivo, in regola con il versamento dei suoi contributi. Fatti salvi i suoi pagamenti, non ha mai preteso nulla.
Per la cronaca, quest’anno, nelle ultime quattro partite, il Linguère ha dovuto affrontare enormi difficoltà finanziarie. Il giovane di cui parlo ha ricevuto l’ordine da suo padre, dicendogli di aiutare il club. Gli obbedì. Gli abbiamo raccontato tutte le nostre necessità necessarie per le ultime quattro partite. Ricevuta la nostra manifestazione di bisogno, la moltiplicò per due! Il che ci ha sollevato e ci ha permesso di finire la stagione in sicurezza.
Come di consueto, al Presidente uscente è sempre toccato il difficile compito di trovare e sollecitare il suo successore. Questa tradizione è ancora molto viva alla Linguère de Saint Louis. Mi sono quindi rivolto ai fondatori del club per informarli della mia decisione e anche per presentare loro il profilo del successore avvicinato e vagliato.
Profilo che tutti hanno approvato all’unanimità. Posso dire qui che i criteri di selezione erano, visto lo sviluppo del calcio professionistico, avere un profilo giovane, apolitico e visionario con comprovata esperienza nella gestione aziendale. Da buon Samba Linguère non avevo il diritto di far perdere questa occasione all’Associazione. Buona fortuna e tanto successo.
Vive la linguere
Amara Traore
