Gambe schiacciate durante un incidente sul lavoro, la dura e lunga lotta di Nicolas

Gambe schiacciate durante un incidente sul lavoro, la dura e lunga lotta di Nicolas
Gambe schiacciate durante un incidente sul lavoro, la dura e lunga lotta di Nicolas
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l’essenziale
A metà aprile a Muret un automobilista è stato investito da una retromarcia. Bloccato contro il suo camion, aveva entrambe le gambe in frantumi. Dopo una lunga operazione, Nicolas ha imparato di nuovo a camminare e si è preso cura del suo morale in un centro di riabilitazione a Colomiers.

Le spinte delle braccia fanno avanzare la sedia a rotelle nei corridoi di Cabirol, a Colomiers. Gamba sinistra bloccata orizzontalmente in una stecca, Nicolas Pinton esce dalla sua seconda seduta di fisioterapia quotidiana. “È difficile”, avverte questo camionista. “Sono passati più di due mesi dall’incidente, ma da solo non riesco ancora a camminare, nemmeno con le stampelle”.

Il suo sorriso non nasconde né dolore né rabbia. “Starei meglio a casa. Ma finché non sarò indipendente i medici non mi lasceranno andare. Devo fare progressi.” La sfida è lanciata. Quest’uomo forte sogna il suo giardino “in uno stato pietoso” e i suoi nipoti. “Sono venuti a trovarmi ma, beh, non è la stessa cosa”.

“Il ragazzo indietreggiò a tutta velocità.”

Giovedì 18 aprile, al volante del suo camion, aveva appena scaricato la terra in una cava di ghiaia a Muret. “Lo so bene, ci vado spesso. Quando sono arrivato, il caricatore era lontano. Ho svuotato il cassone e sono sceso a vedere se dentro c’era rimasto qualcosa.”

Il dramma si è consumato in quel momento, in pochi secondi. “Il ragazzo ha fatto retromarcia a tutta velocità. Non ho visto niente, non ho sentito niente. Però ci sono gli allarmi, sulla macchina è montata una telecamera per la retromarcia. Mi sono ritrovato nel fango, per terra. All’inizio non sapevo non fa nemmeno male…”

Durante la retromarcia, è stata questa macchina ad colpire Nicolas.
DDM, – DR

Tuttavia, il suo femore sinistro aveva appena perforato la pelle della coscia. La sua tibia e il perone destro erano frantumati. “Anche i legamenti del mio ginocchio sinistro hanno ceduto”, specifica la vittima che, per lunghissimi minuti, ha provato a dare l’allarme. “Nessuno mi ha visto e il dolore cresceva, orribile.”

Finalmente un altro automobilista lo ha visto. I vigili del fuoco e un medico di Smur lo hanno evacuato all’ospedale di Purpan e presso chirurghi specializzati in ortopedia. Otto ore (!) di intervento, dieci giorni di ricovero e un dolore opprimente. “Non sopportavo la morfina e gli antinfiammatori. Mi divertivo. A volte, ancora oggi, mi dico che avrei fatto meglio a rinunciarci”.

Nicolas era sul gradino del retro del suo camion quando è stato colpito.
DDM, – DR.

“Devo poter camminare di nuovo!”

Sua moglie alza gli occhi al cielo quando verbalizza questa ansia. Ma questi pensieri negativi, le sedute di riabilitazione e i progressi che tardano a concretizzarsi, difficilmente riescono a scacciarli.

“Sto soffrendo, non dormo bene, sono in ansia, non rispondo nemmeno più al telefono. Amavo il mio lavoro. Avevo un capo eccezionale che è stato eccezionale anche durante l’incidente. Correvo tre volte a settimana ero iperattivo, ho perso 10 kg, non ho più muscoli, non posso tornare a casa e non so se potrò lavorare di nuovo.

La sua voce si ferma, qualche lacrima le vela gli occhi. Nicola respira. “Ho cancellato anche le vacanze, il respiro di tutta la famiglia… devo poter camminare di nuovo. Andrò a casa e tornerò, in day Hospital. Purtroppo le sedute di fisioterapia sono lungi dall’essere finite”.

Il sorriso ritorna. Dopo bisognerà pensare all’assicurazione, forse alla giustizia con l’appoggio di me Alexandre Martin per misurare le conseguenze di questo incidente” che non sarebbe dovuto accadere. Il ragazzo non era vigile. I gendarmi sono venuti a farmi delle domande. Volevano sapere se avessi la pettorina, il giubbotto giallo non lo so Una cosa è certa: avrei tutte e due le gambe, oggi cerco proprio di riprendermele.

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