A Seine-Saint-Denis, la polizia giudiziaria ritiene di aver smantellato una “squadra di assassini” di narco-banditismo

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Agenti di polizia schierati nella città bassa, teatro di un duplice omicidio, a Sevran (Seine-Saint-Denis), il 5 maggio 2024. HELÈNE HAUS /PHOTOPQR/LE PARISIEN/MAXPPP

Hanno tra i 19 e i 25 anni, ma, malgrado la loro giovane età, sono poco conosciuti dalla polizia: martedì 25 e mercoledì 26 giugno, cinque giovani sono stati arrestati a Sevran (Seine-Saint-Denis) e a Parigi dalla polizia Brigata di ricerca e intervento della Prefettura di polizia di Parigi (BRI-PP). Tre di loro viaggiavano a bordo di un veicolo rubato; un altro indossava un braccialetto elettronico. Tutti sono stati deferiti e posti in custodia cautelare. Una sesta persona, residente in una località balneare sulla costa di Murcia, nel sud-est della Spagna, è stata arrestata il 4e quartiere di Parigi e rilasciato dopo vari controlli.

Agli occhi della Crimine, della brigata criminale della Prefettura di Polizia e della polizia giudiziaria di Seine-Saint-Denis, la banda potrebbe benissimo costituire un “squadra assassina” al servizio dei principali trafficanti di droga attivi a Sevran, in un contesto di controllo degli spacciatori della città. Nel corso delle perquisizioni gli investigatori hanno sequestrato due veicoli rubati, taniche di benzina, quasi 600 grammi di erbe di cannabis, una pistola automatica Luger e una trentina di cartucce di Kalashnikov.

Questa vasta operazione, realizzata dalla brigata criminale e dal PJ del 93, coinvolti congiuntamente nel fascicolo, costituisce la continuazione di un episodio accaduto tre settimane prima, sul quale gli investigatori sono rimasti particolarmente discreti: l’arresto di Imran B. – il cui fratello era tra i giovani arrestati durante il raid del 25 e 26 giugno.

Informazioni sugli “obiettivi”

Il 5 giugno è stato controllato dagli agenti di polizia al manubrio di uno scooter, mentre percorreva il Chemin du Marais du Concern, una strada stretta che si snoda tra i campi, costeggiando fattorie ed edifici agricoli nell’agglomerato di Sevran. Indossa cappuccio, guanti e una pistola semiautomatica Glock, provvista di una quindicina di cartucce tra cui tre “COP”, munizioni particolarmente formidabili, che si frammentano all’impatto su un corpo umano provocando gravi ferite.

Leggi il rapporto| Articolo riservato ai nostri abbonati Al tribunale di Bobigny, la valanga di casi legati alla “stupefacenti” rivela la straordinaria complessità della lotta al narcotraffico

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Messo in custodia di polizia nei locali del servizio dipartimentale di polizia giudiziaria di Seine-Saint-Denis, Imran B. tace ma accetta tuttavia di precisare di essere cugino di un giovane di 19 anni, assassinato con una pallottola in faccia testa nella notte del 10 settembre 2023, l’ennesimo episodio di una vera guerra tra bande a Seine-Saint-Denis. Si stava preparando a vendicare il suo parente durante una spedizione punitiva in solitaria?

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