dopo il nuovo incendio, le Couronneries provano a rinascere

dopo il nuovo incendio, le Couronneries provano a rinascere
dopo il nuovo incendio, le Couronneries provano a rinascere
-

Davanti a una delle due farmacie di Les Couronneries, una lunga fila di clienti, ricette in mano, si allunga in questo sabato 29 giugno 2024. La farmacia è aperta ma non entriamo: è uno di quei negozi che erano colpita dall’incendio di un’auto il giorno prima, di prima mattina.

Come i farmacisti, i gestori del negozio di ottica Krys hanno allestito un’area di accoglienza temporanea all’esterno del negozio. I due negozi sono stati interessati dai fumi: fino a quando non sono stati completamente puliti era impossibile accogliere i clienti a causa del persistente odore di bruciato e di polveri sottili.

Tre volte in vent’anni

Gli ottici hanno tirato fuori anche le mascherine protettive che avevamo dimenticato dalla fine della crisi sanitaria. Per il momento non è possibile accettare nuovi ordini a causa dell’impossibilità di accogliere adeguatamente il cliente. Consegniamo semplicemente gli occhiali già realizzati e portiamo quelli a riparare.

Lo sconforto si legge sui loro volti. “Sono tre volte in vent’anni”, ricorda uno dei commercianti. Il precedente incendio risale a un anno esatto, dopo la morte del giovane Naël. I negozi danneggiati attendono ancora di essere ricostruiti. È opinione generale che questo nuovo evento dovrebbe ritardare ulteriormente i lavori.

Un residente: “Prima era un quartiere abbastanza chic”

“Ho visto questo quartiere cambiare”, dice questa anziana signora che vive a Couronneries dal 1970. Come molti residenti, questo sabato mattina è venuta a vedere come si presenta il centro commerciale il giorno dopo l’incendio: sono stati montati pannelli di truciolare per impedire qualsiasi accesso al bar e al ristorante che furono in parte distrutti dall’incendio del carro ariete.

“Prima era un quartiere abbastanza chic, continua il pensionato. C’erano tutti i negozi, una gioielleria, una macelleria, un fioraio… Tutti chiusi. Anche l’atmosfera è cambiata. Adesso facciamo attenzione quando ci muoviamo, abbassiamo la testa. »

“Non ci è rimasto più nulla”

A prima vista, il centro commerciale continua a vivere nonostante tutto, le terrazze dei bistrot scampati all’incendio sono piene.

Ma questo nuovo colpo lascia disperati i passanti: “Non ci è rimasto più nulla”, mormora quest’altra signora anziana mentre si allontana.

-

NEXT Concerto dell’Orchestra Nazionale dell’Ile-de-France