Veni, atleta disabile, vuole far brillare i colori del Dreux nelle competizioni

Veni, atleta disabile, vuole far brillare i colori del Dreux nelle competizioni
Veni, atleta disabile, vuole far brillare i colori del Dreux nelle competizioni
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Veni Mangeiarasi Murugan ha aspettato mesi e ha continuato ad allenarsi senza attrezzature ad alte prestazioni prima di vedere realizzato il suo sogno: acquisire una sedia ad alte prestazioni che gli permetterà di partecipare a competizioni di alto livello. Lo deve alla Città, all’associazione Flavien e agli altri donatori.

Quando sei un atleta di punta, a volte puoi sentirti molto solo. Quando si vive anche con una disabilità, attraversare il deserto è ancora più doloroso.

Questo è un po’ quello che ha vissuto Veni Mangeiarasi Murugan quando si è trovata a non avere l’attrezzatura necessaria per realizzare le sue ambizioni di atleta di alto livello.

premio Veni racconta alla media class di Dreux il suo percorso da atleta

Da qualche giorno è una radiosa sportiva che è tornata sui suoi campi di allenamento: Veni ha finalmente una sedia completamente adattata alla sua forma corporea che le permetterà di affrontare le sfide che si propone: partecipare ad atletica di alto livello livello, da settembre 2024.

“In questa occasione, farò brillare i colori di Dreux, metterò lo stemma della città sulla mia sedia”.

Veni (atleta)

Veni non dimenticherà mai ciò che deve alla Città di Dreux e a tutti coloro che si sono mobilitati per contribuire al finanziamento di questa sedia da concorso e degli accessori di ricambio indispensabili per la manutenzione dell’attrezzatura.

“Una sedia da competizione costa 20.000 euro”, ha spiegato in aprile agli studenti del corso di media di Louis-Armand che hanno avuto la possibilità di intervistarla allo stadio Jean-Bruck dove si allena.

Riacquista tutte le sue energie

La città di Dreux e l’associazione di solidarietà Flavien hanno cofinanziato la sedia. Un gesto seguito dalle imprese locali ma anche da associazioni come il rugby club.

La Veni, toccata «dall’interesse che il Comune e il sindaco in particolare hanno mostrato per la mia ambizione e il mio handicap», ritrova tutta l’energia che ha sempre dimostrato da quando le conseguenze di una malattia l’hanno inchiodata alla poltrona.

È pronta a spiccare il volo sulle piste di atletica e a sventolare i colori del Dreux.

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