Con o senza disabilità, gli studenti delle scuole medie di Airaines vivono insieme

Con o senza disabilità, gli studenti delle scuole medie di Airaines vivono insieme
Con o senza disabilità, gli studenti delle scuole medie di Airaines vivono insieme
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Olivier Bacquet

pubblicato su

29 giugno 2024 alle 11:16

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Nei sorrisi degli studenti come in quelli dei loro insegnanti, il sentimento di orgoglio era palpabile nella sala gremita del Chiffon Rouge, a Flixecourt (Somme).

Quel giorno, cinque stabilimenti della Somme si sono riuniti per presentare il loro lavoro durato un anno sulla disabilità e l’inclusione.

Un collegio esemplare sul tema dell’inclusione

Tra questi: il collegio Gabrielle-Marie Scellier ad Airaines, esemplare su questo tema dell’inclusionedove gli studenti delle scuole medie provenienti dagli indirizzi tradizionali convivono con gli studenti del SEGPA (Sezione adattata di istruzione generale e professionale) e dell’ULIS (Unità localizzata per l’inclusione educativa).

La sede dell’Airin intensifica le sue azioni per cancellare i confini tra gli studenti in un ambiente ordinario e quelli dell’ULIS e del SEGPA, che hanno difficoltà accademiche o hanno disabilità.

E sensibilizzare tra i primi al problema della disabilità, come è avvenuto a fine maggio una giornata dedicata alla scoperta dello sport adattato.

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La presenza degli studenti a Flixecourt è stata il culmine di un altro progetto, lanciato dal Consiglio dipartimentale della Somme.

Tutto è iniziato con il lavoro di un fotografoChristelle Bazin, che è andata ad incontrare bambini e adulti con disabilità nel loro ambiente di vita.

Disabilità della scuola media di Airaines ©Le Journal d’Abbeville

Che posto occupa la disabilità all’università?

Da questi incontri Christelle Bazin ha tratto una serie di sessanta ritratti in bianco e nero che sono stati esposti in cinque collegi che ospitano unità didattiche esternalizzate: Airaines, ma anche Corbie, Nesle, Roisel e Saint-Valery…

Attorno a questa mostra, gli studenti sono stati portati a interrogarsi sul luogo della disabilità, sulla differenza, sulla facilità (o difficoltà) della convivenza.

Ciascuna struttura è stata invitata ad esprimersi sul tema attraverso un progetto culturale a sua scelta. Anche gli studenti delle scuole medie di Airaines hanno optato per la fotografia.

Erano appassionati del progetto. Hanno fatto tutto da soli. Li abbiamo solo accompagnati.

Fanny Baronchelli, coordinatrice d’ULIS

Noi, cioè lei e Sophie Sené, insegnante SEGPA. “Hanno pensato davvero alla disabilità e a conviverla”, assicura quest’ultimo.

Disabilità della scuola media di Airaines ©Le Journal d’Abbeville

Il modo migliore per esprimerti

Invecchiato Dai 12 ai 15 annii diciassette studenti SEGPA e i quattordici ULIS hanno camminato per la scuola, macchina fotografica alla mano, catturando questi momenti condivisi quotidianamente, i momenti in cui questi studenti con bisogni educativi speciali e studenti comuni si incontrano e si scambiano idee.

Il risultato è stato presentato a Flixecourt davanti a diverse centinaia di persone, da Lilian e Lilian, la prima studentesse della SEGPA, la seconda dell’ULIS. A meno che non sia il contrario…

“Abbiamo imparato a scattare foto, ci siamo detti che era il modo migliore per esprimerci”, raccontano.

Lilian e Lilian sono diventate i portavoce dei loro compagni della SEGPA e dell’ULIS del collegio Airaines. ©Le Journal d’Abbeville

Quando l’arte ti fa pensare

All’obbligatorio bianco e nero, i giovani studenti hanno avuto l’idea di aggiungere tocchi di colore, come a sottolineare la differenza che, nonostante tutto, sicuramente esiste.

Altra idea: ogni foto è accompagnata da un codice QR che permette ai non vedenti di ottenere una descrizione audio.

Con questo progetto gli studenti hanno potuto mettere parole (e immagini) su questa differenza che sperimentano quotidianamente, ma anche esprimere i loro talenti culturali.

“Avete imparato a guardare alla disabilità in modo diverso”, saluta il presidente del Dipartimento Stéphane Haussoulier, invitando tutti… ad andare a vedere Qualcosa in più. Un enorme successo nelle sale, il film di Artus è infatti totalmente in tema.

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