Patrick Malavieille: “Ci sono momenti nella storia in cui il destino di un Paese può cambiare”.

Patrick Malavieille: “Ci sono momenti nella storia in cui il destino di un Paese può cambiare”.
Patrick Malavieille: “Ci sono momenti nella storia in cui il destino di un Paese può cambiare”.
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Patrick Malavieille, vicepresidente del consiglio del dipartimento del Gard e delegato alla Cultura e al Patrimonio, analizza, in un comunicato stampa, la sua analisi del rapporto che l’estrema destra ha con la cultura: “Se vogliamo ricreare un’arte ufficiale, lasciamo che Lo Stato sceglie gli artisti, controlla la creazione culturale e mette la museruola alla stampa, allora la scelta è chiara, è quella proposta da Marine Le Pen.”

“Nel campo della cultura, le posizioni e le proposte del Raggruppamento Nazionale rivelano il suo volto: quello di un partito xenofobo, difensore di un’identità nazionale usurpata. Perché al di là delle solenni dichiarazioni sulla grandezza della Francia, dobbiamo che tutti comprendano la realtà profonda del progetto culturale dell’estrema destra In primo luogo ricordando la pratica dei suoi eletti locali.

Nel Dipartimento del Gard, i rappresentanti del Raggruppamento Nazionale hanno continuato a denunciare la spesa culturale e hanno votato sistematicamente contro il bilancio culturale

Nel Dipartimento del Gard, i rappresentanti del Raggruppamento Nazionale hanno continuato a denunciare la spesa culturale e hanno votato sistematicamente contro il bilancio culturale. Accusandoci di aiutare “pseudo artisti”, di sostenere “luoghi politicizzati e pericolosi”, di sostenere “creatori decadenti”. Non hanno mai smesso di lottare contro la nostra concezione di una cultura aperta a tutti, ovunque, che implementa i diritti culturali, integra l’uguaglianza di genere, sviluppa l’educazione artistica nelle università, affronta le sfide dello sviluppo sostenibile e della tecnologia digitale.

Ti invito […] donne e uomini che amano la cultura e l’universalità, per bloccare i candidati del Raggruppamento Nazionale.

E allora sì, dobbiamo “osare la cultura” più che mai e salvarla dalle grinfie del Raduno Nazionale. Ci sono momenti nella storia in cui il destino di un Paese può cambiare. Eccoci qui. Per questo invito gli artisti, i creatori, i responsabili delle istituzioni culturali, le donne e gli uomini che amano la cultura e l’universalità, a bloccare i candidati del Raggruppamento Nazionale.

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