A Martigues l’opposizione non ha risposto all’appello del consiglio

A Martigues l’opposizione non ha risposto all’appello del consiglio
A Martigues l’opposizione non ha risposto all’appello del consiglio
-

Non dovrebbe durare a lungo“, ci ha avvertito un caro amico del sindaco, pochi minuti prima dell’inizio di questa strana sessione. Senza dubbio avremmo dovuto prenderla in parola…

Ieri, venerdì, gli eletti di Martigues si sono riuniti nell’emiciclo municipale alle 17,45. Problema: l’opposizione, sicuramente più abituata al consiglio del giovedì sera, ha evitato quasi del tutto la seduta.

Quante sedie vuote nell’assemblea Martega! Il quorum è certamente raggiunto, ma solo per due seggi. Ciò significa… Per quanto ci risulta, né Emmanuel Fouquart, né Jean-Luc Di Maria, né Christiane Villecourt, né Joëlle Coulomb, né Thierry Boissin, né Carole Cahagne, né Sylvie Wojtowicz si sono presentati in quello che è tuttavia il cuore combattente della scena locale politica e democrazia.

A due giorni dalle elezioni decisive per il Paese”,le fa un po’ male“, osserva uno spettatore disilluso. Solo l’avversario di sinistra, Frédéric Grimaud, che ha taciuto, ha fatto la sua comparsa tra le file avversarie. Ieri, ed è molto deplorevole, la contraddizione era, per così dire, assente nel scambi – questa volta non parleremo di dibattiti.

“È triste, insapore”

Di conseguenza, il consiglio comunale di Martigues, composto quasi esclusivamente da funzionari eletti dalla maggioranza, riuniti attorno al loro leader, il sindaco Gaby Charroux, assomigliava più a un club del libro che a una vera e propria assemblea cittadina. I vari relatori hanno così presentato, secondo le rispettive delegazioni, uno per uno i 37 punti all’ordine del giorno, prima che l’assemblea eletta li adottasse immediatamente, all’unanimità, quasi meccanicamente, e senza alcuna ulteriore osservazione.

In assenza di dibattito, è stata aggiornata la votazione a catena. “È triste, di cattivo gusto (…) una parodia di consiglisi rammarica al quotidiano Gaby Charroux, al termine di questa seduta espressa. Ciò è tanto più deplorevole in quanto le relazioni sottoposte a votazione sono state oggetto di un notevole lavoro preliminare da parte dei gruppi della commissione. Quando veniamo in consiglio è per esprimerci, per dire delle cose o anche per difenderle. Questa è la democrazia, un’opposizione di idee, con disaccordi, dove ognuno mobilita i propri argomenti. Ma il…

Ovviamente, senza opposizione, il consiglio è più breve; 45 minuti miglior tempo: dovremo scavare negli archivi, ma dobbiamo avvicinarci al record. Inoltre, ed è un peccato, è chiaro che questo pessimo spettacolo democratico ha perso rapidamente l’interesse del pubblico. Prova dei fatti, alcuni cittadini martegalesi non hanno resistito mezz’ora prima di fuggire dall’emiciclo. E li capiamo. Altri ancora preferiscono riderci sopra. “Lo chiamiamo gestire gli affari correnti“, scherza un residente. Non risentito.

-

PREV Pascal Lecamp con Gisèle Jean per contrastare la RN
NEXT La legalità del gioco d’azzardo in Ontario