la Senna ancora troppo inquinata a un mese dall’apertura dei Giochi

la Senna ancora troppo inquinata a un mese dall’apertura dei Giochi
la Senna ancora troppo inquinata a un mese dall’apertura dei Giochi
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Secondo i rapporti di analisi pubblicati venerdì dal Comune di Parigi la settimana scorsa, la Senna presenta un inquinamento che supera le norme richieste per lo svolgimento degli eventi olimpici.

“La qualità dell’acqua rimane degradata a causa di un contesto idrologico sfavorevole: pioggia, portata elevata, scarsa insolazione, temperature al di sotto degli standard stagionali e inquinamento proveniente dai corsi d’acqua a monte“, ha informato il municipio di Parigi.“Ci aspettiamo che le cose migliorino questa settimana, dato il tempo”, ha commentato all’AFP la prefettura della regione Ile-de-France. Il prefetto regionale Marc Guillaume aveva avvertito che il fiume non sarebbe stato balneabile all’inizio di luglio a causa della portata del fiume.

La concentrazione dei due batteri fecali su cui si basa la normativa per l’autorizzazione alla balneazione ha mostrato valori in forte aumento rispetto alle prime due settimane di giugno, con picchi molto elevati tra il 18 e il 20 giugno.

La portata del fiume, che è aumentata notevolmente nell’ultimo mese, è stata fino a sei volte maggiore del normale, è stata di 666 metri cubi al secondo, domenica 23 giugno, mentre in questo periodo normalmente è compresa tra 100 e 150 metri cubi. È a causa di questo afflusso eccessivo che la prova generale della cerimonia di apertura prevista per lunedì è stata rinviata.


Gli eventi olimpici nel fiume (triathlon e nuoto in acque libere) ma anche la cerimonia di apertura devono svolgersi sulla Senna.

©Francia TV

Questi scarsi risultati, dovuti alle condizioni meteorologiche, hanno rafforzato i dubbi sulla buona riuscita degli eventi olimpici nel fiume (triathlon e nuoto in acque libere) ma anche sulla cerimonia di apertura che dipende anche da una corretta portata del fiume.

In caso di precipitazioni intense, l’acqua non trattata, un misto di pioggia e acque reflue, può essere scaricata nel fiume, un fenomeno che i lavori di ritenzione inaugurati poco prima dei Giochi intendono impedire. Il piano B consiste nel rinviare di qualche giorno i test, ma non cambiare sede.

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