“Senza mettersi nella situazione” in cui Marine Le Pen non potrà candidarsi nel 2027, il deputato del Nord ha affermato ancora domenica che “il partito saprà organizzarsi” nell’ipotesi opposta.
Marine Le Pen potrà indossare i colori del Rally Nazionale (RN) nel 2027? Sebbene la leader dei deputati nazionalisti si sia già presentata tre volte davanti ai francesi (2012, 2017 e 2022), potrebbe essere privata di una nuova candidatura alla carica suprema. Processato dalla fine di settembre contro gli assistenti parlamentari degli ex deputati del Fronte Nazionale (ex RN), il deputato eletto del Pas-de-Calais rischia una condanna a cinque anni di ineleggibilità con esecuzione provvisoria. Uno scenario che molti oppositori di Marine Le Pen, come l'ex ministro degli Interni Gérald Darmanin o il ribelle Jean-Luc Mélenchon, non apprezzano.
Se le richieste dell'accusa venissero seguite dai magistrati, al leader nazionalista verrebbe immediatamente impedito di cercare nuovamente i voti degli elettori. Fino ad una possibile chiamata. “Ribellato”Marine Le Pen aveva già denunciato una settimana fa su TF1 “la rivendicazione della sua morte politica”, spazzando via ogni idea di successione. Senza mostrare la certezza di essere sulla linea di partenza.
Invitato domenica da LCI, il deputato della RN del Nord Sébastien Chenu si è espresso in modo più affermativo. “Marine Le Pen sarà la nostra candidata perché le sarà fatta giustizia”ha assicurato, prendendo l'impegno “per tornare sul set” del canale di notizie “per parlarne”. “Ciò che è richiesto contro (ella) è totalmente eccessivo, non possiamo privare i francesi di questa scelta”ha aggiunto.
“La battaglia non è finita”
Quasi per convincersene, il parlamentare lepéniste ha certificato che il “la battaglia non è finita”puntando sulle difese degli avvocati di RN – che inizieranno nei prossimi giorni – per invertire la tendenza. L’ex vicepresidente dell’Assemblea nazionale forse non vuole impegnarsi “finzione politica, ma con elementi che(il) davanti (lui)»ritiene che impedire Marine Le Pen sarebbe “uno scandalo democratico”. Ma quella festa alla fiamma “saprà organizzarsi” per trovare una soluzione alternativa. Con Jordan Bardella protagonista? “La sua vocazione è continuare l’avventura e le nostre idee sono al di là delle nostre possibilità”ha risposto. Pur rifiutandosi di farlo “mettiti in questa situazione”.