Sulle tracce dell'uomo di Arago su 5

Sulle tracce dell'uomo di Arago su 5
Sulle tracce dell'uomo di Arago su France 5
-

Di Simon Cherner

Pubblicato
1 ora fa,

aggiornato alle 13:21

Come dare corpo ad un uomo preistorico morto 450.000 anni fa?
Produzioni di mandarini

Il documentario Tautavel, che viveva in Europa prima di Neanderthal trasmesso sul canale pubblico svela i segreti delle ossa umane risalenti a 450.000 anni fa.

Corpi inerti e membra umane si accumulano nel luminoso studio di Élisabeth Daynès. Un accumulo un po' macabro. Non abbastanza per rendere felice un negromante, però: nulla di tutto ciò viveva. Argilla, gesso, vetro… Eccoci nella tana di uno scultore paleo-artistico. Circondato da scaffali dove sono disposti con cura file di teschi finti e fiale di vernice, l'artista modella un volto iperrealista. Non è proprio il ritratto di un essere umano. Arcata sopracciliare spessa, fronte inesistente, lineamenti più grossolani, zigomi assenti. È una ricostruzione dell'Uomo di Tautavel. Altri dettagli, i capelli, la pelle ramata e gli occhi nocciola, sono lasciati all'apprezzamento dell'artista.

Non è facile, infatti, dare corpo a quest'uomo preistorico, morto 450.000 anni fa nel fondo della grotta di Arago, ai piedi dei Pirenei orientali. Ma questo è ciò che si propone di fare il favoloso documentario di Emma Baus, premiato al festival Objectif Préhistoire e agli Incontri Archeologici di Narbonnaise. Seguendo le orme della paleoantropologa Amélie Vialet, il film interroga l'identità, le pratiche e l'appartenenza filogenetica dell'individuo scoperto nel 1971 in una grotta nella città di Tautavel, vicino a Perpignan.

Leggi anche
Storia dell'umanità: dalle profondità della grotta di Tautavel, 700 millenni ci guardano

Un quadro completo

Quando fu rinvenuto più di cinquant'anni fa, l'esemplare era il più antico uomo preistorico scoperto nel continente europeo. Da allora, questo titolo gli è stato strappato più volte. Non importa, la scienza – che ha fatto molta strada – ora suggerisce che l’Uomo Tautavel appartiene al genere Un uomo di Heidelbergun antenato dei Neanderthal. E che l’individuo non fosse necessariamente maschio, cosa che altre ricostruzioni – questa volta virtuali – aiutano a illustrare. Intervallato da incursioni in altri siti archeologici, dalla Spagna alla Germania, il documentario di Emma Baus dipinge un ritratto completo di questo lontano cugino, descrivendo nel dettaglio il suo appetito per le pelli di renna e muflone, la sua robustezza nomade, il suo rapporto con l'ambiente e persino… le sue inclinazioni antropofagiche. . Un programma delizioso.

-

PREV “False informazioni…”: Yann Barthès riformula il suo editorialista, spacca su Quotidien
NEXT Quote Mavericks: come scommettere Houston Rockets vs Dallas Mavericks