Meno passaggi tra elementi offensivi, troppi sprechi in transizione: così il Belgio è finito in difficoltà contro l’Ucraina

Meno passaggi tra elementi offensivi, troppi sprechi in transizione: così il Belgio è finito in difficoltà contro l’Ucraina
Meno passaggi tra elementi offensivi, troppi sprechi in transizione: così il Belgio è finito in difficoltà contro l’Ucraina
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Dov’è finito lo scintillante attacco del Belgio? Non tutto è paragonabile, ma il differenziale tra le prime diciassette partite del mandato di Domenico Tedesco, nelle qualificazioni agli Europei e nelle amichevoli, poi durante questo Europeo, tende a dare le vertigini.

Passare da una media di quasi due gol a partita a una media di poco più della metà gol a partita dà l’impressione di un crollo del denaro-tempo. La qualità degli avversari non era abbastanza alta tra marzo 2023 e giugno 2024? Nelle qualificazioni, il Belgio ha segnato quattro gol contro l’Austria (1-1 e 2-3), prima nel suo girone, agli Europei, davanti a Francia e Olanda; e ne ha messi cinque a Germania (2-3) e Inghilterra (2-2).

Il bilancio del Belgio prima degli Europei e poi durante. ©Grafica IPM

Erano partite amichevoli e ne conosciamo il significato, ovviamente, ma c’era comunque un’animazione, una dinamica che lasciava presagire un futuro roseo, al punto che è stata più spesso la difesa a far parlare di sé. Dall’arrivo del Belgio in Germania, l’incanto è un po’ scomparso e le domande si sommano ad ogni partita che passa.

L’analisi dello specialista dei dati Ucraina – Belgio

C’è stato il VAR durante le partite contro Slovacchia e Romania, ma ci sono anche altre linee di pensiero per cercare di comprendere questa mancata efficacia. Contro l’Ucraina lo spreco tecnico è stato troppo grande, nelle trasmissioni e nonostante le occasioni create. Le cifre mostrano chiaramente una chiara presenza nel terzo finale avversario, e questo è il problema, poiché il tocco finale è troppo poco presente.

inganno

Ho visto in media tre o quattro grandi occasioni in ciascuna delle nostre partite.

A modo suo, Thomas Meunier, come altri Red Devils prima di lui, ha voluto sdrammatizzare l’argomento adottando un approccio costruttivo: “Possiamo prendere un punto positivo quando perdiamo opportunità: significa almeno che ne stiamo creando alcune per noi stessi. Ho visto tre o quattro grandi occasioni in ogni partita. Non è stata la partita più riuscita, ma siamo riusciti a fare delle transizioni o a spostare le linee. Abbiamo giocatori che sanno variare la pericolosità”. Ma si sono quindi concretizzate solo due opportunità.

Jérémy Doku ha ritrovato meno spesso Romelu Lukaku, e viceversa, contro l’Ucraina. ©AFP o licenziatari

Contro l’Ucraina c’è stata anche una novità: Romelu Lukaku non si è visto annullare un gol dal VAR. Ma ha tirato solo due volte in porta ed è apparso in difficoltà in alcune situazioni di rifinitura. Un tiro troppo schiacciato nel primo periodo, un duello perso nel secondo. L’attaccante della Roma non segna in un match di un torneo importante da cinque partite, sette se contiamo che il rigore contro l’Italia (quarti di finale di Euro 2020) non era un gol in piena azione.

Anche se il Belgio crea occasioni, non riesce a concludere abbastanza spesso. ©Grafica IPM

Si tratta ovviamente di un silenzio troppo lungo per un giocatore che ha portato la squadra, offensivamente, dall’arrivo di Tedesco, forse troppo a livello numerico, appunto. È lui infatti la metà dei gol belgi dall’arrivo del tecnico italo-tedesco: 17 per Lukaku; 18 per il resto della squadra. Spegnere la minaccia del numero 10 belga dimezza il pericolo? In ogni caso, dall’inizio dell’Euro, si è confrontato con i difensori a lui vicini, per limitare i suoi movimenti e, soprattutto, i rapporti con i compagni.

Lukaku ha scambiato tanti passaggi con Castagne quanti con De Bruyne e Trossard (4)

Sorprende anche notare che Lukaku, contro l’Ucraina, abbia scambiato tanti passaggi con Timothy Castagne quanti con Kevin De Bruyne e Leandro Trossard (4), uno in meno con Jeremy Doku (3). Per fare un confronto, Doku e Lukaku si sono scambiati 9 passaggi contro la Romania. La connessione, una volta interrotta, deve essere bypassata in altro modo e questo è stato un problema ricorrente.

Forse anche smussato da una lunga stagione e da un dispendio di energie non indifferente, Lukaku non è riuscito a ricevere aiuto dalla seconda linea, o non con sufficiente efficacia. I 18 palloni persi da De Bruyne, mentre ne aveva persi solo 10 e poi 12 contro Slovacchia e Romania, illustrano anche lo spreco di una squadra che dipende anche dal suo capitano, nonostante sia stato eletto migliore in campo – questo che a volte pone il limite , di questo tipo di esercizio per evidenziare uno sponsor.

Conferenza stampa di Thomas Meunier

Nelle cronache di Mr. Manhattan, Benoît Poelvoorde ha interpretato il ruolo di un consigliere di ogni genere, con una domanda seguita da “cosa fare?” che ha portato ad una risposta che inizia con “Non dovresti mai e poi mai…”. Nel caso del Belgio la domanda potrebbe essere: sei a capo di una squadra che non segna e inizi ad annoiarti molto. Cosa fare ? Non dobbiamo mai e poi mai diffondere l’impressione del dubbio.

L’allenamento più sorprendente durante una partita?

Ma questo non significa evitare l’uno o l’altro adattamento, o un coaching più impattante. Domenico Tedesco lo ha notato, ma per altri motivi, dopo la qualificazione contro l’Ucraina: “Ho fatto dei cambi posizione per posizione, non ho sostituito Doku con un difensore centrale”. L’allenatore aveva sottolineato questo punto per spiegarsi ai tifosi, ma aveva accettato, implicitamente, l’idea di non aver adottato una gestione per far girare la partita.

E se l’ascesa di Carrasco ha quasi portato al gol, finora nessun cambio ha fatto la differenza, a parte il gol annullato contro la Slovacchia su fallo di mano di Loïs Openda, segnato all’84’.

La gestione del giocatore del Lipsia potrebbe sollevare interrogativi, non tanto nella logica del suo titolare, quanto piuttosto in quella del sostituto che potrebbe fornire altro supporto a Lukaku. Ha giocato solo sette minuti in tre partite, il che è problematico per una squadra in difficoltà. Allo stesso modo, Charles De Ketelaere non è ancora stato utilizzato dall’inizio del torneo (vedi altrove) e Leandro Trossard, se non è stato il peggiore contro gli ucraini, gode di grande fiducia, non riuscendo a risultare decisivo.

L’attacco belga cadrà lunedì prossimo contro il blocco francese. “Vedremo come giocherà la Francia, ma non mi aspetto una partita equilibrata, non mi sorprenderebbe se vedessimo qualche gol”. Se il Belgio riacquistasse la sua efficienza pre-Euro, sarebbe una buona cosa. Per darci coraggio, possiamo sempre dirci che la Francia non è più avanti, visto che ha segnato solo due gol dall’inizio del torneo e nessuno su azione (uno contro la sua squadra e un rigore).

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