“Science” dedica un articolo alla scoperta di vita marina risalente a 515 milioni di anni fa intrappolata nei depositi vulcanici del Marocco: una fossilizzazione unica al mondo

“Science” dedica un articolo alla scoperta di vita marina risalente a 515 milioni di anni fa intrappolata nei depositi vulcanici del Marocco: una fossilizzazione unica al mondo
“Science” dedica un articolo alla scoperta di vita marina risalente a 515 milioni di anni fa intrappolata nei depositi vulcanici del Marocco: una fossilizzazione unica al mondo
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Venerdì 28 giugno 2024 alle 9:51

Parigi – Un team di ricercatori dell’Università di Poitiers, guidato dal professor Abderrazak El Albani, ha appena pubblicato sull’autorevole rivista americana “Science” un articolo che segnala la scoperta in Marocco di due nuove specie di trilobiti in uno stato di conservazione eccezionale .

Secondo un comunicato stampa del team scientifico il cui lavoro è stato coordinato dal professor El Albani, docente-ricercatore presso l’Istituto di Chimica degli Ambienti e dei Materiali di Poitiers, questi artropodi fossili ritrovati pietrificati nella loro ultima postura sono rappresentanti di un ecosistema di 515 milioni di anni vecchio. Sono stati scoperti nei livelli di cenere vulcanica di Aït Youb, una “Pompei” marina nella regione di Souss-Massa.

Per il professor El Albani, “questa scoperta dimostra per la prima volta il ruolo essenziale dei depositi sottomarini di ceneri vulcaniche per la conservazione dei fossili e l’importanza cruciale dell’esplorazione degli ambienti vulcanici sottomarini”.

Dimostra inoltre che “la tecnica di imaging non distruttivo, la microtomografia a raggi X ad alta risoluzione (XRμCT), è un potente strumento per osservare oggetti fossilizzati in rocce molto dure in 3D, senza il rischio di alterarli, perché riempiendo digitalmente le lacune lasciate dagli organismi, sono stati in grado di creare calchi dei corpi scomparsi con un livello di dettaglio sorprendente”.

Grazie a questa scoperta, ha aggiunto, “i depositi piroclastici dovrebbero diventare nuovi obiettivi di studio dato il loro eccezionale potenziale di intrappolare e preservare resti biologici, anche quelli morbidi, senza generare degrado generalmente all’origine, l’incompletezza degli esemplari o addirittura la loro distruzione. Si aprono così nuove finestre sul passato del nostro pianeta”.

Spiegando questa scoperta, il team di ricercatori specifica che i vulcani situati ai confini delle placche tettoniche sono noti per le loro eruzioni esplosive e su larga scala, che possono generare diverse decine di km3 di materiale. Queste eruzioni possono intrappolare quasi istantaneamente la vita presente, preservando così sotto le loro ceneri le testimonianze di intere civiltà, come quelle di Santorini e del Vesuvio.

Affermano che con più di 22.000 specie scoperte durante l’era Paleozoica (da 539 a 252 milioni di anni fa), i trilobiti sono probabilmente gli invertebrati fossili più conosciuti. Sebbene il loro esoscheletro di calcite conferisca loro un elevato potenziale di fossilizzazione, il motivo della loro abbondanza nella documentazione fossile, delle loro appendici non mineralizzate e degli organi interni è noto solo attraverso un numero limitato di esemplari.

In Aït Youb, precisa la stessa fonte, “515 milioni di anni fa, durante un’eruzione vulcanica, gli organismi viventi presenti furono sepolti da nuvole di fuoco. I tessuti biologici vennero poi consumati dal calore intenso, lasciando nelle ceneri solidificate solo delle cavità: le muffe degli organismi”.

Questo studio, aggiunge il comunicato, getta nuova luce sull’organizzazione anatomica dei trilobiti, in particolare sulla parte della testa. In particolare, rivela per la prima volta in questa classe di artropodi fossili la presenza di un labrum, un apparato boccale molle che funge da labbro superiore negli attuali euartropodi, chiudendo così un dibattito vecchio di più di un secolo.

Considerata l’importanza mondiale del sito studiato, sarebbe essenziale e cruciale proteggerlo classificandolo come patrimonio mondiale dell’UNESCO, aggiunge il comunicato stampa.

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