Come ogni anno, il Premio Joseph-Kott è stato assegnato dalla Licra a diverse classi di Roannais per il loro lavoro sui temi del razzismo, dell’antisemitismo e della discriminazione.
« Siete i portatori dei nostri valori. Spetta a voi, futuri cittadini attivi della nostra nazione, lottare contro ogni oscurantismo. “. È questo il messaggio che Bernard Kott ha voluto trasmettere agli studenti di tre classi delle scuole medie di Roannais, a margine della consegna del Premio Joseph-Kott, intitolato a suo padre, combattente della resistenza roannais che salvò migliaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Guerra mondiale.
Un gioco popolare e podcast
Due classi del college Albert-Thomas hanno ricevuto la Licra. Il 5 e 1 ha lavorato allo sviluppo di un gioco da tavolo basato sul modello Trivial Pursuit: “Uccidi la discriminazione”. Le domande erano suddivise in sei temi: razzismo, religione, orientamento sessuale, disabilità, aspetti fisici e sessismo. Nel gioco è inclusa anche la consapevolezza dei social media e questo è stato elogiato da Licra.
Il 5 e 2, hanno creato una serie, “Les Valeureuses”, di 11 podcast che rendono omaggio a 11 figure femminili della Resistenza: Lucie Aubrac, Miriam Makeba, Simone Michel-Lévy, Andrée Geulen, Anne Frank, Rosa Parks, Denise Bastide, Audrey Hepburn , Sophie Scholl, Rose Valland e Linda Brown.
Infine la classe 3 e 301 del Collège des Étines, è stato onorato di aver realizzato un podcast di un’intervista fittizia con una donna ebrea, anonima e cugina di Joseph Kott, per ripercorrere l’azione di Joseph Kott, come un servizio radiofonico.
Un contesto particolare per questa cerimonia
Al termine della cerimonia, alle tre classi è stato consegnato un diploma, un assegno e una copia del libro.
Questa cerimonia di premiazione si è svolta in un periodo molto travagliato a livello politico, dove le questioni relative al razzismo e all’antisemitismo stanno suscitando dibattiti. La nipote di Joseph Kott, Nathalie Kott-Watchel, ne ha fatto esplicito riferimento nel suo discorso: “ Coltivandovi in questo modo, cercando di comprendere e trasmettere la storia, vi darete i mezzi per diventare adulti che non si lasceranno ingannare dalle fake news, dalle riscritture della storia e da chi dice che la Shoah non esisteva o ne minimizza la gravità. ».
Carlo Pastquet