“Siamo tutti truffati”, i consumatori cambieranno le loro abitudini?

“Siamo tutti truffati”, i consumatori cambieranno le loro abitudini?
“Siamo tutti truffati”, i consumatori cambieranno le loro abitudini?
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Da lunedì 1 luglio verranno esposte le etichette sui prodotti che hanno ridotto la quantità senza abbassare il prezzo, obbligatoriamente nei supermercati di oltre 400 metri quadrati. Di conseguenza, alcuni francesi intendono cambiare le loro abitudini di consumo.

Da lunedì 1 luglio i supermercati di oltre 400 metri quadrati saranno obbligati a menzionare sugli scaffali i prodotti che hanno ridotto la loro quantità senza abbassare il prezzo, per combattere la “shrinkflation”.

Il fenomeno riguarda numerosi prodotti: pane in cassetta, detersivi per il bucato, caffè, pasta… Di fronte all’inflazione dei prodotti alimentari, i produttori o i distributori preferiscono abbassare il peso venduto invece di aumentare significativamente la bolletta per il consumatore.

Ma questo fenomeno inganna gli acquirenti. Per contrastare questo fenomeno, d’ora in poi, sulla confezione o accanto ad essa dovrà essere apposta un’etichetta o un cartello visibile e leggibile.

Meno quantità in una confezione ma venduta allo stesso prezzo di prima. Nordine, che si aggira tra gli scaffali di un supermercato a Châtillon, nella regione parigina, non aveva ancora sentito parlare di questo processo:

“È la prima volta che sento questo. Quando compro, guardo il prezzo. Penso che siamo tutti derubati.”

Quindi queste nuove etichette per informare di questi aumenti di prezzo sugli scaffali, a partire da lunedì, sono un servizio di cui va fiero. Questo vale anche per coloro che già dedicano lunghi minuti ad analizzare ogni articolo. “Sappiamo cosa compreremo e non compreremo più e forse cambieremo alcune abitudini, magari passeremo ad altri prodotti”, spiega Océane, che è una di loro.

Nel parcheggio, Antoine carica la spesa nel bagagliaio della macchina. Per lui “se a parità di prezzo si ottiene di meno è come se aumentasse. Quindi ovviamente questo influenza la scelta”.

Ma alcuni non sono pronti a rinunciare ai loro prodotti preferiti. “Quando una cosa ti piace, il prezzo non cambia molto”, sostiene Edgard, “è una questione di abitudine”.

L’UFC-Que Chosir dubita dell’efficacia del decreto

Per Grégoire Caret, ospite del Weekend Morning questa domenica su RMC, direttore dell’Osservatorio dei consumatori UFC-Que Choisir, questo decreto “non sarà efficace”. “Questa non è una pratica nuova. È una pratica che risale alla metà degli anni 2000, infatti, una legge del 2009 ha liberalizzato completamente il confezionamento dei prodotti”.

“Ha aperto la porta a tutti gli eccessi”, aggiunge.

Che dire poi dei prodotti che ridurranno la quantità, ma il cui prezzo calerà leggermente: «I professionisti ti diranno ‘è una confezione diversa, è un prodotto nuovo’, e quindi non verrà mai segnalato dall”etichetta’ messa dal decreto.

Maryline Ottmann (con TRC)

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