due uomini e due blocchi per un’elezione con diverse incognite

due uomini e due blocchi per un’elezione con diverse incognite
due uomini e due blocchi per un’elezione con diverse incognite
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Le elezioni legislative nella terza circoscrizione elettorale del Lot-et-Garonne sono entusiasmanti sotto molti aspetti. In primo luogo perché segna il ritorno dell’emarginato, l’ex campione del Villeneuve ha lasciato Jérôme Cahuzac, ma anche perché rivela le ambizioni nazionali del sindaco di Villeneuve-sur-Lot, Guillaume Lepers.


La deputata uscente della RN, Annick Cousin, dovrebbe trarre vantaggio dalla dinamica del suo partito.

Thierry Breton/SUD-OVEST

Il risultato di entrambi domenica potrebbe avere un impatto duraturo sul panorama politico locale. Ma perché ciò accada sarà necessario che entrambi si facciano strada tra i due grandi blocchi che si affronteranno sul ring elettorale di questa circoscrizione, in assenza di una candidatura da parte della maggioranza presidenziale. Per quanto riguarda la vittoria delle elezioni, sarebbe necessario che la deputata uscente Annick Cousin, favorita per la sua rielezione, mordesse la polvere. In termini di dinamica del suo partito, la RN, questa scommessa è enorme.

Il paradosso della notorietà


Guillaume Lepers, qui insieme alla sua vice Émeline Rey, è identificato dalla Marina militare come una vera minaccia.

Annabel Perrin

Leggendo le cifre si capisce la natura della sfida: durante le elezioni legislative del 2022, il Tayracaise è andato in testa al primo turno, con più di 9.650 voti (24,96%). Alle elezioni europee del 9 giugno, Jordan Bardella ha raccolto più di 16.250 voti (38,4%); e se aggiungiamo il punteggio di Reconquest, il serbatoio dell’estrema destra qui sfiora la soglia dei 19.000 voti (44,7%). Colossale.

Con l’annuncio di un aumento della partecipazione rispetto alle elezioni legislative del 2022, il voto di domenica, che per molti elettori rappresenta un’opportunità per un voto sanzionatorio, potrebbe gonfiare ulteriormente il punteggio del RN. Annick Cousin, che ha rifiutato il minimo dibattito, sta chiaramente gestendo il suo vantaggio.


Jérôme Cahuzac, qui in campagna, al mercato di Blanquefort-sur-Briolance, gioca la carta del glorioso passato.

Loïc Déquier/SO

Il blocco di sinistra, se sommiamo i punteggi di LFI, PS EELV e PC, ha totalizzato poco più di 10.700 voti (25,5%). Si tratta, ancora una volta, di un punteggio migliore di quello ottenuto da Xavier Czapla nel 2022 (più di 8.870 voti, 22,91%) sotto la bandiera Nupes. La costituzione del Nuovo Fronte Popolare e i numerosi appelli a farne l’unico voto utile contro il RN, fanno del sindacato della sinistra, questo Nupes bis, l’altro grande blocco contro il quale si scontreranno due candidati che, paradossalmente, godono di molto maggiore notorietà rispetto ai candidati dell’estrema sinistra e dell’estrema destra.

Oltre a un ritorno che alcuni elettori giudicano, a torto o a ragione, amorale, l’ex ministro e vicesindaco di Villeneuve non ha la stessa forza d’urto di dieci anni fa

In realtà, le candidature di Jérôme Cahuzac e Guillaume Lepers sconvolgono il gioco in questo angolo del dipartimento. Da lì all’essere invitato al ballottaggio nella posizione di colui che potrebbe contrastare i piani della RN? La difficoltà per questi due, a vari livelli, è quella di catturare un elettorato più sensibile alle considerazioni locali che alle questioni nazionali. Un’ulteriore difficoltà per Jérôme Cahuzac. Oltre a un ritorno che alcuni elettori giudicano, a torto o a ragione, amorale, l’ex ministro e vicesindaco di Villeneuve non ha la stessa forza d’urto di dieci anni fa. Non ha né la forza militante né l’immagine del PS dell’epoca, né la base elettorale di Villeneuve.

E le voci del centro?

Sostenuto da numerosi sindaci che non sono portaerei elettorali, in termini di dimensioni dei loro comuni, Jérôme Cahuzac ha giocato, in questa campagna, la carta del glorioso passato facendo avanzare, singolarmente, il suo record di dieci anni fa. Il interessato, brillante analista e oratore, promette di “finire il lavoro”, sostenuto da seguaci incrollabili. Domenica sapremo se il canto della nostalgia potrà essere un campo politico.


Xavier Czapla, qui in campagna elettorale al mercato Monsempron-Libos, aveva raccolto il 22,91% dei voti al primo turno, nel 2022, sotto la bandiera di Nupes.

Loïc Déquier/SO

Guillaume Lepers ne viaggia attraverso un altro. Unico candidato LR nel dipartimento, il sindaco di Villeneuve difficilmente può prosperare con l’etichetta di un partito che offre uno spettacolo, quello del crepacuore, sconcertante sotto molti aspetti. Il primo consigliere comunale di Villeneuvois viene però individuato dalla RN come una vera minaccia.

Guillaume Lepers potrebbe benissimo attingere a questo elettorato di destra migrato verso le rive della RN, pur disponendo del serbatoio di voti dei centristi orfani, per mancanza di un candidato del Rinascimento. Serbatoio che dovrebbero sostenere i Villeneuvois, sostenuti “a titolo personale” dal sindaco MoDem di Agen Jean Dionis, e Jérôme Cahuzac, dichiarato “di centrosinistra” e vicino a molti macronisti. Senza che né l’uno né l’altro, attraverso un gioco di ruolo piuttosto divertente, reclamino il sostegno di Macronie, per paura di essere sanzionati dagli elettori di destra per l’uno, di sinistra per l’altro.

Con la base elettorale più numerosa del circolo, Guillaume Lepers, che ha l’appoggio dei sindaci di Sainte-Livrade e Fumel, misurerà, la sera del primo turno, il suo indice di popolarità oltre il perimetro di Villeneuvois. E saprà se usare il suo “coraggio”, di cui ha fatto il filo conduttore della sua campagna, per qualcosa di diverso dalla conquista del posto di Annick Cousin.

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