Gli scolari monegaschi accolgono gli studenti non vedenti e ipovedenti di Nizza per una giornata sportiva e inclusiva

Gli scolari monegaschi accolgono gli studenti non vedenti e ipovedenti di Nizza per una giornata sportiva e inclusiva
Gli scolari monegaschi accolgono gli studenti non vedenti e ipovedenti di Nizza per una giornata sportiva e inclusiva
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Dopo un rinvio, lo scorso aprile, gli studenti del Groupe Scolaire Le Château di Nizza, specializzato in bambini con disabilità, più precisamente bambini ciechi o ipovedenti, hanno potuto recarsi nel Principato per incontrare una classe CM1 della scuola Condamine nell’ambito della Settimana della Scuola Inclusiva, inizialmente organizzata a gennaio.

Una giornata di confronto su diverse attività svolte in due fasi. Innanzitutto una mattinata dedicata alla pratica del torball, raro sport con la palla da adattare a giocatori normodotati o disabili. Il pomeriggio è stato scandito da laboratori manuali in occasione della Festa della Musica per realizzare insieme oggetti e strumenti sonori.

Il torball, punto d’incontro

L’elemento centrale di questa giornata – quella per la quale i giovani della Condamine sperimentavano diverse iniziazioni durante l’anno e organizzavano addirittura un torneo tra le loro classi – era senza dubbio la pratica di uno sport relativamente poco conosciuto, il torball.

In questa disciplina, il silenzio del pubblico deve essere vicino a quello previsto al Roland-Garros, a causa della campana posta nella palla, unico indicatore della posizione della palla, e i giocatori indossano tutti una maschera sugli occhi.

Anche se alcune fasi del gioco possono sembrare lente, questo sport richiede grande concentrazione per posizionarsi in una raffica di palla ed evitare di subire gol. I locali, ovviamente felici di condividere questo momento con i loro colleghi di Nizza, non hanno perso l’obiettivo di essere efficienti.

Questo è particolarmente il caso di Camille, 10 anni, “Adoro questo sport, e soprattutto la competizione!” spiega convinto.

Alcuni giovani hanno addirittura preso molto sul serio l’evento ed hanno espresso il loro disappunto in caso di sconfitta. Emozioni, sicuramente accentuate dalle diverse partite organizzate. Per i supervisori presenti nella palestra della scuola l’obiettivo era ben diverso.

Tutti si sono riuniti per immortalare questa giornata ricca di incontri e scoperte.
FotoLC.

La Condamine, scuola inclusiva

Questa giornata è stata quindi la continuazione della Settimana della Scuola Inclusiva svoltasi lo scorso gennaio. “Il mio desiderio è stato quello di sensibilizzare i nostri studenti alla differenza e soprattutto all’inclusione, in collegamento con gli studenti delle classi ULIS che vengono integrati nelle classi tradizionali. Questo è il motivo per cui ho voluto condurre questa settimana di Scuola Inclusiva dallo scorso anno e presentare ad ogni livello la realtà di una diversa forma di disabilità, in modo che i nostri studenti da CP a CM2 sappiano come reagire a un gran numero di situazioni legate alla disabilità. all’uscita da scuola”spiega Pascale Bellingeri, direttrice della scuola Condamine.

La coesione infatti c’era e gli incontri tra i giovani si sono svolti in tutta gentilezza. Al di là dell’aspetto sportivo, Charlie, 12 anni, studente dell’École du Château, ricorda l’aspetto relazionale della giornata. “Mi piace il torball, ma soprattutto sono felice perché ho conosciuto nuovi amici”lei esulta.

Questo incontro, il primo tra le due strutture, è quindi il risultato del desiderio di riunire i giovani qualunque siano le loro differenze. “Per tutti è stata una scoperta e un nuovo modo di fare sport in condizioni sensoriali diverse.”stima Cécile Borriglione, docente CM1 alla Condamine.

Queste introduzioni al torball, iniziate l’anno scorso nello stabilimento, si sono svolte quest’anno anche alla scuola Révoires e al Cours Saint-Maur.

Cos’è il torball?

Il Torball è uno sport inclusivo pensato per ipovedenti e non vedenti. Creato in Germania negli anni ’50 in seguito alla guerra dei feriti, fu introdotto in Francia negli anni ’70.

Mette l’una contro l’altra due squadre di tre giocatori, utilizzando una palla sonora per segnare gol lanciandola verso il campo avversario passando sotto tre corde tese a 40 cm da terra. La sua pratica sviluppa l’ascolto e la coordinazione.

Accessibile a tutti, anche ai vedenti bendati, torball è un vettore di inclusione e sensibilizza l’opinione pubblica sulle capacità delle persone con disabilità. In Francia ci sono attualmente più di 300 licenziatari.

Il torball pensato per i non vedenti si rivolge anche ai vedenti. FotoLC.

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