In Brasile il possesso di cannabis è depenalizzato

In Brasile il possesso di cannabis è depenalizzato
In Brasile il possesso di cannabis è depenalizzato
-

Martedì 25 giugno la Corte Suprema del Brasile si è pronunciata a larga maggioranza a favore della depenalizzazione del possesso di cannabis per uso personale, nel corso di un aspro processo che divide profondamente la società del più grande paese dell’America Latina.

Otto giudici su undici hanno votato affinché il possesso di cannabis non fosse più soggetto a sanzioni penali pur rimanendo “un atto illecito”.

Non legalizzato

Il presidente della Corte Suprema del Brasile, Luis Roberto Barroso, ha chiarito che questa decisione non ha alcun significato “in nessun caso legalizzazione” cannabis in Brasile.

I giudici dovranno ancora stabilire la quantità massima autorizzata per il possesso di cannabis per consumo personale, nel corso di una nuova sessione prevista per mercoledì.

Questo studio a lungo termine è iniziato nel 2015 ed è stato interrotto più volte.

Un reato finora

La legislazione attuale, che risale al 2006, lo considera un reato “l’acquisizione, la detenzione o il trasporto di sostanze stupefacenti senza autorizzazione”. Questo reato è previsto dal codice penale, ma non è più punibile con la reclusione come avveniva nel testo precedente, che prevedeva una pena da sei mesi a due anni di reclusione.

Il testo del 2006 non precisa fino a quale quantitativo di cannabis un individuo può essere considerato un semplice consumatore – punito con sanzioni alternative, come i servizi di interesse generale – e non un trafficante, che incorre in pesanti sanzioni. Questa valutazione è lasciata alla polizia, alla procura o ai giudici di primo grado, senza alcun vero criterio oggettivo.

Leggi anche: Cannabis. Secondo un sondaggio la maggioranza dei francesi è favorevole alla depenalizzazione

Discriminazioni

Durante il processo, nell’agosto del 2023, il giudice Alexandre de Moraes denunciò il fatto “i giovani, soprattutto i neri, sono considerati trafficanti se vengono arrestati in possesso di quantità di droga molto inferiori rispetto ai bianchi sopra i 30 anni”.

Questo argomento rimane molto controverso in Brasile, dove i movimenti conservatori sono fermamente contrari a qualsiasi depenalizzazione. Il Senato ha approvato ad aprile un testo per sancire nella Costituzione che il possesso di qualsiasi quantità di droga costituisce un reato, compresa la cannabis. Questa modifica della Costituzione dovrà essere esaminata prossimamente dalla Camera dei Deputati.

Il suo utilizzo a scopo medicinale è oggetto di dibattito anche in Brasile, dove i pazienti hanno dovuto ricorrere in tribunale per ottenere il diritto di utilizzarlo per trattamenti a base di CBD, la molecola non psicotropa della cannabis, per alcune forme gravi di epilessia.

Molti paesi hanno depenalizzato l’uso ricreativo della cannabis, rinunciando alle pene detentive per i consumatori, ma pochi lo hanno legalizzato, come l’Uruguay nel 2013 o la Germania a febbraio.

Leggi anche: La Thailandia fa marcia indietro sulla depenalizzazione della cannabis

-

PREV Borsa di Zurigo: mancano catalizzatori
NEXT Il semaforo di Dieppe è stato completamente rinnovato