Ginevra: dichiarazione dei diritti dell’infanzia 2024

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Commemorazione internazionale

La Dichiarazione di Ginevra sui diritti dell’infanzia riletta e modernizzata

Per il suo centenario, il testo fondatore – scritto da Eglantyne Jebb – è stato aggiornato per soddisfare le esigenze contemporanee.

Pubblicato oggi alle 21:02

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Cento anni fa la britannica Eglantyne Jebb fece di Ginevra la capitale dei diritti dei bambini. L’autore di questa Dichiarazione e cofondatore dell’organizzazione Save the Children ha così gettato le basi per la protezione internazionale di questa fragile popolazione.

Il testo, adottato il 26 settembre 1924 dalla Società delle Nazioni al Palais Wilson, divenne così il primo testo a riconoscere diritti specifici e universali. Una necessità nata dopo la Prima Guerra Mondiale.

Cento anni dopo, la Città di Ginevra, il Comitato dei diritti dell’infanzia e tre ONG riconosciute per il loro impegno a favore dei diritti dell’infanzia – Save the Children, Enfants du Monde e Terre des hommes – hanno intrapreso una rilettura del testo della 1924 alla luce delle questioni attuali.

Una nuova versione disponibile in dieci articoli che promuove in particolare un’esperienza sicura nell’ambiente digitale in continua evoluzione, la protezione contro tutte le forme di violenza (fisica, psicologica e sessuale) in tutti i contesti, anche all’interno della propria casa, o anche l’accesso a sistemi giudiziari adattati alla bambini.

Azione urgente

Mercoledì, in occasione della Giornata internazionale dei diritti del bambino, l’originale della Dichiarazione del 1924, normalmente conservato negli archivi cantonali, e della Dichiarazione del 2024 sono stati esposti al Palais Eynard dove si è svolta una cerimonia ufficiale. Tra le tante personalità che hanno risposto all’appello, segnaliamo la presenza dell’ex presidente della Confederazione Ruth Dreifuss o quella dello psicologo e membro del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, Philip Jaffé.

La nuova Dichiarazione è già stata firmata da personaggi illustri, tra cui l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk. Tutti sono inoltre invitati a diventare firmatari visitando il sito Dichiarazione2024.org, sul quale troviamo il testo tradotto in più di 25 lingue.

C’è un’emergenza

La sindaca di Ginevra, Christina Kitsos, ha ricordato l’urgenza di agire per i diritti dei bambini di fronte alla crisi climatica, ai conflitti internazionali, ai regressi in alcuni paesi (come il matrimonio di giovani ragazze in Afghanistan) o anche alla crescente precarietà, anche a Ginevra . Non ha mancato di citare Eglantyne Jebb: “L’umanità deve dare al bambino il meglio che ha”.

Infine, la cerimonia è stata scandita da diverse interpretazioni dell’opera “Les enfants du Levant” da parte delle voci della Maîtrise du Conservatoire populaire. Un’opera toccante dedicata al pubblico giovane che racconta la storia poco conosciuta ma vera di un carcere minorile su un’isola del Mediterraneo. Parole e sofferenze universali che hanno risuonato particolarmente.

>Ruth Dreifuss, ex presidente della Confederazione, Philip Jaffé, psicologo, e Christina Kitsos, sindaco della Città di Ginevra. Circondato dai bambini della Maîtrise du Conservatoire populaire che mercoledì hanno eseguito brani tratti dall'opera “Les enfants du Levant”.>
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Lorena Fasler è giornalista presso la Tribune de Genève dal 2018. In precedenza ha lavorato per RTS info. Ha conseguito un master presso l’Accademia dei media e del giornalismo dell’Università di Neuchâtel.Maggiori informazioni @LorraineFasler

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