412 kg di sigarette sequestrate dalla dogana nel 2023 a Tarn-et-Garonne

412 kg di sigarette sequestrate dalla dogana nel 2023 a Tarn-et-Garonne
412 kg di sigarette sequestrate dalla dogana nel 2023 a Tarn-et-Garonne
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l’essenziale
La dogana di Montauban ha intercettato un autista in possesso di 633 stecche di sigarette provenienti da Andorra. Con grande sgomento dei tabaccai, professione che soffre di questo mercato parallelo.

Con 633 stecche di sigarette acquistate ad Andorra, hanno fatto bene i due camerunesi intercettati dalla dogana di Montauban al casello di Gignac (Lot) nella notte tra l’11 e il 12 giugno. Più forti comunque degli ultimi sequestri effettuati al casello di Montauban, in questo caso 400 cartucce nell’aprile 2022 e 216 nel luglio dello stesso anno. Ciò significa che il traffico, sia da Andorra, dalla Spagna che da intermediari paralleli, procede bene. Nel 2023, nel Tarn-et-Garonne, la dogana ha registrato 48 infrazioni che hanno comportato il sequestro di 412 kg di sigarette e 27 kg di tabacco.

Sequestrati nel 2023 412 kg di sigarette e 27 kg di tabacco

Risulta che il sequestro di 600 cartucce avviene tre settimane dopo un incontro tra la dogana e i presidenti delle federazioni dipartimentali dell’ex Midi-Pirenei. “Dipendiamo dalle dogane e ci riuniamo due volte all’anno per discutere della gestione della rete a livello amministrativo e della lotta al mercato parallelo del tabacco”, racconta Philippe Coy, presidente nazionale dei tabaccai. Rendo omaggio al lavoro delle dogane e in particolare a questo sequestro di 600 cartucce che smantellerà il traffico. È un compito complicato perché c’è sempre più traffico ed è organizzato sempre meglio. »
Il presidente nazionale si aspetta molto dallo schieramento di una brigata cinofila e dall’aiuto fornito dai gendarmi e dagli agenti di polizia nell’ambito di un accordo tripartito firmato nel 2022. “Le dogane sono in prima linea, ma si accontentano dei loro mezzi. Da allora, la polizia ha investito molto in questi argomenti. Dobbiamo portare la lotta contro il mercato parallelo del tabacco al livello di quella degli stupefacenti. »

“Bloccare i prezzi in Francia”

Anche la Federazione nazionale chiede a gran voce una moratoria fiscale per limitare la concorrenza dei paesi confinanti. “Dobbiamo congelare i prezzi in Francia in attesa che aumentino in Spagna, Belgio o Italia. Questa è una corsa a capofitto, siamo il Paese che applica i prezzi più alti sui pacchetti di sigarette e se i prezzi fossero uniformi in tutta Europa non ci sarebbe più motivo di organizzare il traffico. Dobbiamo andare alla radice del problema. »
La presidentessa della federazione dipartimentale dei tabaccai dell’82, con sede ad Albias, Sophie Andrieu si rallegra di questo sequestro. “Ciò conferma che nonostante l’aumento dei prezzi la gente continua a fumare e ogni volta che aumenta il tabacco perdiamo clienti e fatturato. Molti colleghi si trovano in difficoltà finanziarie, soprattutto a Saint-Nicolas-de-la-Grave o a Montricoux. »

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