La giustizia americana ripristina parzialmente la libertà di parola di Donald Trump

La giustizia americana ripristina parzialmente la libertà di parola di Donald Trump
La giustizia americana ripristina parzialmente la libertà di parola di Donald Trump
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Dopo che un magistrato gli ha tolto il diritto di parlare in pubblico della vicenda, l’ex capo di stato americano, Donald Trump, riacquista la libertà di parola. Il magistrato Juan Merchan aveva inizialmente imposto limiti severi al miliardario durante il processo a New York, dove era stato dichiarato colpevole a fine maggio.

Il repubblicano, infatti, non aveva il diritto di commentare i testimoni dell’accusa e i giurati fuori dall’aula, pena sanzioni pecuniarie. Questa decisione potrebbe aggiungere una dimensione accattivante al dibattito presidenziale che contrapporrà Donald Trump a Joe Biden questo giovedì, con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del novembre 2024.

Va notato che Donald Trump ha riconquistato solo parzialmente la libertà di parola: restano in vigore restrizioni per proteggere l’identità e gli indirizzi dei giurati che lo hanno dichiarato colpevole, nonché del personale giudiziario e delle famiglie dei pubblici ministeri e del magistrato.

Per quanto riguarda il giudice Merchan e il procuratore dello Stato di New York, non sono coperti dall’anonimato. A proposito, Donald Trump li ha insultati e sono stati addirittura minacciati in modo anonimo.

Questi ultimi limiti verranno tolti dopo la pronuncia della sentenza, prevista per l’11 luglio. In questa occasione, Donald Trump potrebbe ricevere una dura pena detentiva.

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