Elezioni legislative 2024. “Vergogna”: Raquel Garrido, Alexis Corbière e Danielle Simonnet licenziate dalla LFI

Elezioni legislative 2024. “Vergogna”: Raquel Garrido, Alexis Corbière e Danielle Simonnet licenziate dalla LFI
Elezioni legislative 2024. “Vergogna”: Raquel Garrido, Alexis Corbière e Danielle Simonnet licenziate dalla LFI
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Di

Tommaso Martino

pubblicato su

15 giugno 2024 alle 7:59

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La France Insoumise (LFI) sembra paradossalmente preferire membri sottomessi. I deputati Raquel Garrido, Alexis Corbière e Danielle Simonnet, voci talvolta critiche del movimento e del suo leader Jean-Luc Mélenchon, non hanno ottenuto la candidatura del loro partito per le elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio 2024.

“Mi fanno pagare per il delitto di lèse-Mélenchon”

La giornata di venerdì 14 giugno era iniziata con tutti i sorrisi davanti alle telecamere, si è conclusa in un clima di tensione quando i tre deputati uscenti di Seine-Saint-Denis e Parigi non hanno visto i loro nomi tra i 230 candidati nominati dal Nuovo Fronte popolare.

“Un’oscura commissione elettorale della LFI ha deciso di non candidarmi. Una punizione per aver espresso critiche al suo interno. Peccato”, ha scritto Alexis Corbière su X, dicendo che era “ovviamente ancora un candidato”.

Stessa reazione della compagna Raquel Garrido che si rammarica anche lei sul social network “Vergognati, Jean-Luc Mélenchon. È sabotaggio. Ma farò di meglio. Faremo meglio”, ha aggiunto, indicando “metodi disgustosi”. Raquel Garrido è stata sanzionata per quattro mesi dalla LFI lo scorso autunno per aver criticato apertamente diversi membri del movimento e Jean-Luc Mélenchon.

Anche Danielle Simonnet ha reagito su X: “l’estrema destra è alle nostre porte. La nostra responsabilità è storica. E cosa stanno facendo i dirigenti di France Insoumise e Jean-Luc Mélenchon? Una epurazione dei deputati impegnati per l’unità”.

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I tre hanno ricevuto il sostegno di François Ruffin: “Non sono caduto sotto le forche caudine della vostra stupidità, del vostro settarismo. Si preferisce un uomo che picchia la moglie, autore di violenza domestica, ai compagni che hanno la sfacciataggine di avere un disaccordo con il grande leader. La nostra democrazia merita di meglio di te”.

Adrien Quatennens, condannato per violenza domestica, ha infatti ricevuto la candidatura del suo partito.

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