l'essenziale
La Banque de France, la Direzione dipartimentale delle finanze pubbliche e l'Urssaf hanno presentato mercoledì 13 novembre gli indicatori dell'economia regionale e dell'Aude.
“Il tessuto economico dell’Aude è resiliente”. Anne Morize, direttrice della Banque de France, lo ha osservato mercoledì durante la presentazione dell'ultima indagine sulle tendenze e sulle previsioni per il 2024 riviste a metà anno per l'Occitania, con particolare attenzione agli indicatori dell'Aude. Era accompagnata da Marie Nicolau, direttrice del dipartimento dell'Urssaf e David Pessarossi, direttore del dipartimento delle finanze pubbliche dell'Aude (DDFiP). “C’è un’adattabilità delle aziende all’evolversi degli eventi” confermato il primo. Mentre il secondo menzionava le cifre “piuttosto buono” nonostante un leggero calo rispetto al 2023.
Se l'attività regionale “residenza efficiente” in ottobre, la prospettiva è “più incerto” disse Anne Morize. La sintesi dell'indagine effettuata tra le imprese occitane a metà anno evidenzia previsioni di crescita piuttosto rispettate nonostante una quota significativa (quasi il 30%) di revisione al ribasso del livello di redditività.
Il settore agricolo è in sofferenza
Per Aude, le insolvenze aziendali si attestano al +13,38% a fine agosto 2024 su un anno continuativo. Ma la curva dell'Aude resta indietro rispetto a quella dell'Occitania (+22%) e della Francia (+24,5%). D'altro canto, nei primi otto mesi dell'anno, rileva il DDFiP “ricavi in crescita del 9,5% rispetto ad agosto 2023”. Ma una cifra da accreditare alle grandi aziende del dipartimento (“un aumento del fatturato del 18%”) mentre il fatturato del settore PMI/IVM si contrae del 2,1%. Nel settore agricolo il fatturato dichiarato resta lo stesso nel 2024 e nel 2023. “Tenendo conto dell’inflazione, si tratta quindi di un calo del valore reale quello che sta registrando il settore agricolo”precisa il direttore del DDFiP. Il settore alloggio e ristorazione stanno andando bene “una crescita del 5% a fine agosto. Questo settore raggiunge un livello mai raggiunto prima e che supera di gran lunga il livello dell'inflazione.” In sofferenza, invece, il settore delle costruzioni. “L’anno 2024 vedrà una violenta retrazione con un calo di quasi il 10% nel periodo studiato”.
Da parte sua, l'Urssaf lo sottolinea “il numero dei dipendenti del settore privato è diminuito dello 0,7% nel secondo trimestre del 2024 nel dipartimento dell’Aude”. “In un anno, da giugno 2023 a giugno 2024, la forza lavoro si è contratta dello 0,6%, ovvero 500 posti persi, con il Tarn, l’Aude ha subito il più grande calo in un anno in Occitania”osserva la direttrice Marie Nicolau. Il numero degli occupati diminuisce soprattutto nei settori dell'edilizia, dell'alloggio e della ristorazione. Tuttavia, le buste paga soggette a contribuzione continuano ad aumentare nel secondo trimestre del 2024 nell'Aude. E il salario medio lordo pro capite è aumentato del +2,8% negli ultimi 12 mesi. Si passa da 2.246 euro a 2.304 euro in un anno.
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