Il mese di aprile è stato noioso per i distributori di prodotti tessili e di abbigliamento in Francia, con un calo delle vendite del 2,3% rispetto al 2023, riferisce l’Istituto francese della moda nel suo rapporto finale. Rispetto al periodo pre-Covid, si tratta di un livello di attività inferiore del 15,4% rispetto al riferimento di aprile 2019.
Questa valutazione nasconde una certa disparità tra l’attività generata nei negozi fisici, che è diminuita del 4,7% in aprile, e le vendite generate online, che allo stesso tempo sono aumentate del 5,6%.
Per quanto riguarda le tipologie di distributori, bene sono stati gli operatori dell’e-commerce/VAD, con una crescita del 4,5%, mentre tutti gli altri circuiti hanno visto un calo del fatturato, compreso tra -1,5% per grandi magazzini e negozi popolari e -8,7 % per ipermercati e supermercati.
I risultati del primo quadrimestre dell’anno sono in calo dell’1,1% rispetto al periodo gennaio-aprile 2023 (-11,8% rispetto al 2019). L’IFM sottolinea che “l’inflazione è certamente meno sostenuta rispetto al 2022 e al 2023 ma non è scomparsa”, il che significa che “i trade-off sui consumi potrebbero restare sfavorevoli alla moda” per il resto del 2024.
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