Euro 2024: “Affrontare la Svizzera è perfetto”

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All’Euro, all’Ungheria piace fare il guastafeste. Sabato a Colonia sfiderà la troupe di Murat Yakin con piena fiducia e senza complessi.

Zsolt Nagy (a sinistra) e Dominik Szoboszlai preoccupano il portiere kosovaro durante le qualificazioni agli Europei. L’Ungheria è arrivata prima nel proprio girone. © Keystone

Zsolt Nagy (a sinistra) e Dominik Szoboszlai preoccupano il portiere kosovaro durante le qualificazioni agli Europei. L’Ungheria è arrivata prima nel proprio girone. © Keystone

Jonas Ruffieux, Stoccarda

Pubblicato il 14/06/2024

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Bisognerebbe avere la memoria molto corta per sottovalutare l’Ungheria. Certo, abbiamo dovuto aspettare 30 anni perché la selezione tornasse alla ribalta, tre decenni (1986-2016) senza la minima qualificazione per un torneo importante. Poi? Tre partecipazioni consecutive agli Europei, torneo in cui l’Ungheria ama fare il guastafeste.

In Francia, otto anni fa, Kiraly e soci finirono al comando del proprio girone con 5 punti, davanti a Islanda e Portogallo. “Il paese era impazzito! A Budapest c’erano mezzo milione di persone nelle strade”, dice il giornalista Laszlo Borsos. E se l’avventura fosse finita bruscamente in 8e finale davanti al Belgio (0-4), il percorso non è stato meno eccezionale.

“Nel 2021, prosegue, non eravamo riusciti a superare la fase a gironi. Ma siamo usciti dal torneo con due exploit in tasca, i pareggi contro Germania (2-2) e Francia (1-1)”. Immersa nel “girone della morte” che comprendeva ancora il Portogallo (0-3), l’Ungheria aveva poche possibilità di superare la trappola.

Prima della Svizzera?

Quest’anno la situazione è diversa. Il gruppo? Molto più conveniente, per una nazione che sogna 2e, dietro la Germania e… davanti alla Svizzera. “Nel paese la gente crede che abbiamo buone possibilità di raggiungere gli ottavi”, nota lo specialista di calcio ungherese del quotidiano Nemzeti Sport.

“La selezione si basa su una grande stabilità. Marco Rossi, l’allenatore, è in carica da sei anni e fa un lavoro incredibile. Il sistema è identico dal 2020, i giocatori lo rispettano perfettamente. Forse non sono i migliori al mondo, ma hanno questo valore molto forte che è il lavoro. Ogni giocatore conosce il suo ruolo e lascerà il cuore in campo per la propria terra.

“La sorpresa sarà Barnabas Varga, l’attaccante del Ferencvaros”
Laszlo Borsos

All’interno del collettivo ungherese, ce ne sono circa dieci (9) che giocano in un importante campionato europeo. Ma solo due hanno assunto un ruolo importante. Portiere del Lipsia, in Bundesliga, Peter Gulacsi riporta brutti ricordi a un certo Yvon Mvogo, rimasto nell’ombra dell’ungherese durante la sua permanenza al club tedesco. E poi, c’è la pepita del Liverpool, Dominik Szoboszlai, capitano a soli 23 anni.

“Sarà il suo primo Europeo, puntiamo molto su di lui in Ungheria”, racconta in perfetto tedesco Laszlo Borsos, prima di assumere toni confidenziali: “La sorpresa sarà Barnabas Varga, l’attaccante del Ferencvaros. Otto anni fa giocava in 4e Divisione austriaca. Nel 2021 giocava ancora in 2e Campionato ungherese. Ma da allora è esploso! E’ molto intelligente, il suo colpo di testa è perfetto, è sempre in una buona posizione. Perché uno svizzero sia avvisato, aggiungiamo che il 30enne attaccante ha segnato 34 gol (!) in questa stagione – di cui 5 in nazionale – in 47 partite.

“Non piacevole”

“Affrontare l’Ungheria non è affatto piacevole per noi”, ha osservato Xherdan Shaqiri in una conferenza stampa giovedì mattina. Il giocatore del Basilea non è a conoscenza né della serie di 14 partite senza sconfitte ottenute dal suo futuro avversario tra settembre 2022 e martedì scorso, né delle prestigiose vittorie, 4-0 e 1-0 contro l’Inghilterra e 1-0 davanti alla Germania, durante la Nations League 2022 “Non commetteremo l’errore di sottovalutarli. Abbiamo le capacità per vincere la partita, ma non è affatto una conclusione scontata”.

“In Ungheria diciamo che la Svizzera è la peggiore delle grandi”
Laszlo Borsos

Soprattutto contro una nazione disinibita, che la truppa di Murat Yakin difficilmente impressiona. “In Ungheria diciamo che la Svizzera è la peggiore delle grandi squadre”, sorride il giornalista 28enne. Per noi è perfetto, perché siamo abituati a fare molto meglio quando siamo solo outsider. La Svizzera è abbastanza forte per beneficiare dello status di favorita, ma non abbastanza forte per evitare la minaccia ungherese”.

Tutto fa pensare, del resto, che la squadra di Marco Rossi giocherà per prima per assicurarsi il punto del pareggio. “Lo scenario ideale sarebbe condividere la posta in gioco con la Svizzera e poi battere la Scozia. Quattro punti dovrebbero bastare per assicurarsi un biglietto per gli 8Sono finale.” E se invece di fare il guastafeste contro la Svizzera, l’Ungheria si accontentasse di questo ruolo contro Germania e Scozia?

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